La notizia circolava già da alcune settimane, ma ai più era sembrata piuttosto una trovata pubblicitaria, o comunque un’idea inverosimile da attuare nel concreto. E all’inizio devono averla pensata così anche i funzionari della Federal Aviation Authority statunitense, quando, qualche giorno fa, si sono visti recapitare una lettera da parte di Amazon, in cui si chiedeva l’autorizzazione a sperimentare un servizio di consegna con i droni. Eppure, il progetto del gigante di Jeff Bezos è tutt’altro che fantasioso e, anzi, pare avere tutte le carte in regola anche per ottenere subito un parere positivo da parte dell’autorità governativa americana. Ciò significa che il servizio battezzato Prime Air potrà presto cominciare la fase di prova in alcune aree determinate. Si tratta ovviamente di zone controllate e lontane da aeroporti, basi militari o centri urbani densamente popolati. L’obiettivo dichiarato, però, è quello di proiettare il tutto su larga scala nel minor tempo possibile, anche pochi anni se il team incaricato dei test, che conta tra i suoi membri anche un ex pilota della Nasa, riuscirà a rispettare gli step previsti. Secondo alcune indiscrezioni, del resto, il rivenditore online starebbe già valutando l’ipotesi di presentare una richiesta analoga anche nel Regno Unito, dove la voce viene considerata attendibile da fonti ufficiali. Intanto, dal documento inviato alla FAA è trapelato che i velivoli saranno in grado raggiungere una velocità di ottanta chilometri orari, trasportando un peso di circa due chili e mezzo entro un raggio di quindici chilometri. Parametri molto interessanti se si considera, tra l’altro, che circa l’86% dei pacchi distribuiti da Amazon pesano meno di cinque libre, cioè entro la soglia di utilizzo dei droni.
Amazon, il progetto dei droni è pronto a decollare
Dopo gli annunci dei mesi scorsi, il colosso dell’e-commerce si prepara a iniziare i test per le consegne con velivoli senza pilota
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