Operazione solidarietà per Coop Adriatica: i suoi soci (oltre 1 milione e 260mila) possono donare il proprio ristorno a Libera Terra, per sostenere la start up della nuova cooperativa ‘Rita Atria’, che coltiverà i terreni confiscati alla mafia nel trapanese, nei comuni di Castelvetrano, Partanna e Paceco. La cooperativa porta il nome di una giovanissima testimone di giustizia, nata a Partanna in una famiglia mafiosa: con coraggio, nel 1991, scelse di collaborare con il giudice Paolo Borsellino per raccontargli quello che sapeva sulla criminalità del suo paese. Una settimana dopo la strage di via D’Amelio, nel 1992, Rita si tolse la vita lanciandosi dalla finestra della sua stanza.
“Questa non è solo un’iniziativa di solidarietà, perché quella autentica è indivisibile dalla corresponsabilità e dall’impegno di animare le cooperative che sorgono sui terreni confiscati alla mafia – sottolinea don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera – . Ogni donazione sarà un piccolo gesto di giustizia per dare una mano alle realtà che le gestiscono”.
Ora, anche grazie alle donazioni dei soci di Coop Adriatica, i terreni della cooperativa “Rita Atria” saranno bonificati e coltivati nel segno della legalità e secondo i principi dell’agricoltura biologica per produrre l’oliva dop Nocellara del Belice, che diventerà un olio con l’etichetta Libera Terra. La cooperativa darà lavoro a giovani e persone in difficoltà selezionate con un bando pubblico.
Per tenere viva la memoria di Rita Atria, i soci di Coop Adriatica possono destinare fino al 31 ottobre il ristorno in solidarietà: la donazione può essere effettuata alle casse dei negozi di Coop Adriatica. Il ristorno – una quota percentuale sugli acquisti effettuati l’anno precedente che viene restituita ai soci – può essere scontato sulla spesa, o devoluto tutto o in parte in solidarietà a questa iniziativa.