Chi ben comincia…L’agroalimentare italiano continua a difendersi con onore sui mercati esteri. Dalle elaborazioni Ismea dei dati Istat aggiornati al primo trimestre 2014, i formaggi, i salumi e la frutta sono le categorie best performer, con un tasso di crescita rispettivamente del 7,9%, del 6,5% e del 7% sui primi tre mesi dello scorso anno. Tra i formaggi tornano a crescere i grana al +2,7%, dopo un biennio di sostanziale stabilità dei fatturati all’estero, mentre accelerano il gorgonzola (+7,9%) e il pecorino/fiore sardo (+27%). Tra le preparazioni suine, invece, avanzano soprattutto prosciutti e speck, in crescita del 9 per cento.
In linea con il dato 2013 la dinamica delle preparazioni ortofrutticole (+2,4%), mentre rallenta la marcia dell’export vinicolo (+2,9%, contro il 7,4% di crescita registrato nel primo trimestre 2013), a causa di una generalizzata riduzione dei prezzi, seppure in un contesto ancora molto favorevole per gli spumanti.
La pasta cede all’estero l’1,7% sempre in termini monetari, mentre gli ortaggi freschi arretrano del 3,5 per cento. Al contrario migliorano le vendite fuori confine dei comparti panetteria e biscotteria (+1,6%) e dei prodotti dolciari a base di cacao (+2,2%). Avanza anche l’olio di oliva, seppure in crescita solo di un modesto 0,7 per cento.
“L’estero – puntualizza l’Ismea in una nota – resta un’importante valvola di sfogo per la produzione agroalimentare italiana, in una fase di prolungata contrazione degli acquisti alimentari sul mercato interno. Il Panel famiglie Ismea-GfK/Eurisko rivela nei primi cinque mesi di quest’anno una flessione della spesa in generi alimentari dell’1,4%, comunque nettamente più attenuata rispetto al meno 3,1% del 2013, peggior dato da inizio millennio”.