Gli operatori che interpelliamo ogni mese lo ripetono da tempo: in troppe categorie dell’alimentare non si innova più, anche in quelle che possono esprimere ancora un potenziale di crescita alto come i surgelati, dove invece sta funzionando, dati alla mano, un modello di business che fino pochi anni fa poteva sembrare obsoleto: il door to door.
Bofrost, l’azienda di San Vito al Tagliamento specialista nella vendita diretta di frozen food, ha registrato in Italia nel primo semestre commerciale 2014, un fatturato di 104,2 milioni di euro, mettendo a segno un +3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie a una strategia orientata a diversificare il servizio al cliente (citiamo tra le più recenti iniziative: Business Food, la proposta pensata per le aziende che non possono offrire la mensa ai propri dipendenti, ma soprattutto la creazione della app gratuita FrigOK, che consente di tenere sotto controllo lo stato dei prodotti acquistati e che permette di inserire in pochi secondi, tramite smartphone o tablet la foto del prodotto appena comprato, la quantità e la data di scadenza (vedi anche http://www.foodweb.it/2014/08/lapp-anti-sprechi-che-parla-italiano).
“Abbinare un ampio catalogo di alimenti e ricette di alta qualità a un servizio comodo e personalizzato è sempre stata la nostra carta vincente –spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin– . Se anche in questi tempi difficili, in cui per la prima volta persino i consumi alimentari presentano il segno meno, riusciamo a conseguire risultati importanti, è grazie all’ottimo lavoro svolto dalle filiali che portano il nome di Bofrost sul territorio e a un piano di espansione importante, che prevede l’inserimento di nuovo personale anche nel 2014″.
L’azienda riscuote consensi al Nord, dove è nata (Bofrost è stata fondata ed è guidata dalla famiglia friulana Roncadin): prima infatti è la filiale di Treviso, dove vanno forte soprattutto le pizze surgelate cotte in forno a legna su pietra, lievitate 24 ore e farcite a mano. Aperta 23 anni fa, oggi impiega 33 persone. Anche al Sud sempre più persone scelgono la comodità del servizio a domicilio, come conferma la performance della filiale di Belpasso (Ct), che, nata solo tre anni fa, oggi ha 20 dipendenti e 6 collaboratori e ha saputo conquistare nuovi mercati. Qui le preferenze culinarie si orientano al fritto: “Arancini, crocchette, olive ripiene e bocconcini di formaggio, verdure pastellate, pesce e carni impanate –spiega il responsabile della filiale Angelo Costa–. Tutte specialità golose e amate sul territorio, ma lunghe da preparare, che Bofrost propone anche in formato mini, come snack perfetto per la convivialità”. Terzo posto per la filiale di Novara, aperta nel 1992, in cui lavorano 24 persone: “Il Piemonte si conferma per noi una regione strategica, tanto che quest’anno abbiamo anche aperto una nuova filiale a Casale Monferrato” spiega sempre l’ad Tesolin. Le famiglie italiane che conoscono e consumano le specialità surgelate Bofrost sono oltre un milione (dati GFK-Eurisko, febbraio 2014) e la quota valore di mercato sulla categoria dei surgelati tocca il 9,3%, dietro solo a Findus.