Proprio mentre parlava al management aziendale riunito al gran completo a New Orleans, la sua catena inaugurava cinque nuovi punti vendita tra gli Stati Uniti e il Canada. Non è un caso, insomma, se Walter Robb, co-Ceo di Whole Foods, nel suo discorso abbia più volte posto l’accento sul programma di espansione dell’insegna. L’incontro organizzato in Lousiana, del resto, è servito proprio per ribadire la strategia di ulteriore crescita aggressiva della rete di vendita, pronta a fare nuovamente tappa anche nella capitale del jazz. A New Orleans, infatti, il retailer ha completato da poco, con altri partner, il recupero edilizio di un palazzo da sessantamila metri quadri e, a breve termine, conta di aggiungere nella zona almeno un punto vendita ai tre già presenti. Ma il vero ostacolo al piano del retailer è la sua stessa reputazione di rivolgersi solo a un target altospendente, con prezzi mediamente superiori alla concorrenza. Un vero e proprio limite, soprattutto quando l’attenzione alla battuta di cassa prevale sulle qualità dell’offerta. La ricetta annunciata da Walter Robb, quindi, prevede uno sviluppo dell’insegna senza prescindere dalla creazione di un legame forte con il territorio di riferimento, in modo da veicolare maggiormente un messaggio di genuinità dei prodotti. Per la prima volta, tuttavia, il rivenditore è pronto anche lanciare un progetto di fidelizzazione della clientela, con concorsi a premi e sconti speciali, probabilmente attraverso un’app dedicata. L’iniziativa sarà accompagnata da una campagna pubblicitaria in onda su diversi emettenti televisive nazionali. Intanto Whole Foods sarà uno dei primi player ad accettare Apple Pay, il nuovo sistema di pagamento appena annunciato dall’azienda informatica.
Whole Foods, la nuova ricetta di Walter Robb
Per sostenere i programmi di sviluppo della rete di vendita, il retailer ripensa alla politica dei prezzi. E intanto si prepara alla prima iniziativa di fidelizzazione
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