Lo scorso settembre, l’annuncio di una partnership tra le due catene ha segnato una svolta nella grande distribuzione francese. In poche settimane, del resto, è seguita l’intesa tra Casino e Intermarché, accelerando un valzer di alleanze che già da tempo scuoteva gli equilibri tra i vari player nel vecchio continente. Per Auchan e Système U, l’obiettivo è anzitutto quello di fare fronte comune per aumentare il potere contrattuale con i fornitori, in modo da ridurre i costi e reinvestirli nelle politiche di sconto. Una necessità dettata anche dal contesto di guerra dei prezzi e dal rischio concreto di perdere quote di mercato. Meno chiara, tuttavia, è apparsa sin da subito la formula per applicare questa sinergia, considerato che la coppia intende mantenere separati gli aspetti decisionali e organizzativi. I fornitori, da parte loro, hanno sollevato interrogativi sulle modalità di conduzione delle trattative, soprattutto rispetto ai reali interlocutori. Tutti aspetti appena chiariti da un documento congiunto dei due player, che illustra nel concreto il modus operandi per i negoziati del 2015, a cominciare proprio dai rispettivi ruoli, diritti e doveri. A differenza di Intermarché e Casino, che hanno fondato una struttura giuridica terza per presentarsi insieme dinanzi all’industria, in questo caso l’alleanza si fonda sostanzialmente su un mandato affidato da Système U a Eurauchan, già intermediaria d’acquisto di Auchan. Il perimetro dell’accordo includerà i contratti con numerosi marchi nazionali e internazionali, escludendo però il settore della ristorazione, le piccole e medie imprese, nonché i fornitori esclusivi dell’una e dell’altra insegna. Resteranno inoltre distinti i business plan, mentre Système U potrà comunque contare su una nutrita rappresentanza all’interno di Eurauchan, con il direttore commerciale Pascal Millory che ne assumerà una posizione di co-direttore delle operazioni.
Auchan e Système U, così negozieremo insieme con i fornitori
I due player illustrano il modus operandi delle future trattive con l’industria. Una strategia diversa rispetto alla coppia Casino e Intermarché
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