Un iter lungo che oggi giunge all’ultima tappa. Dopo le possibilità concesse dall’Unione Europea con il ‘Pacchetto latte’, che nel rispetto della libera concorrenza consente di programmare e gestire i volumi produttivi dei prodotti caseari di qualità, e il cammino interno al comprensorio di produzione, che con l’assemblea consortile del settembre 2013 ha dato il via a larghissima maggioranza al nuovo Piano produttivo, da oggi è online il registro delle quote latte per la produzione di parmigiano peggiano (consultabile sul sito: http://registro.parmigianoreggiano.it).
“Un passaggio – sottolinea il Consorzio – che rimarca un legame tra produttori di latte e caseifici che non ha uguali in Europa: il Parmigiano Reggiano, infatti, diviene così l’unico formaggio che assegna direttamente agli allevatori (e non ai caseifici), cioè ai titolari della materia prima a qualità distintiva, le quote latte da destinare alla trasformazione, creando anche nuovo valore per quasi 3.500 allevamenti”.
“Si completa così – prosegue il Consorzio – un percorso che per la prima volta ha visto proprio i produttori agricoli (e non solo i caseifici) diretti protagonisti della scelta del governo della produzione; dopo l’esito assembleare pressoché unanime da parte dei caseifici per il via ai piani produttivi, infatti, i produttori hanno singolarmente validato con la propria firma un impegno che è divenuto collettivo e individuale al tempo stesso”.
I produttori riceveranno nei prossimi giorni una comunicazione scritta della propria quota latte, e attraverso il registro online, che è pubblico, sarà possibile a chiunque la visura precisa dei produttori che operano all’interno del comprensorio e delle relative quantità.
“Uno degli aspetti più importanti – spiega il Consorzio – è che la quota è di esclusiva proprietà degli allevatori: questo significa che potranno scegliere se utilizzarla per mungere latte da destinare a parmigiano reggiano o, eventualmente, per trasferirla a terzi o usarla come elemento di garanzia per ottenere credito”.