A livello globale generano un giro d’affari pari a 374 miliardi di dollari, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Con quasi la metà del fatturato complessivo, l’Europa è leader in questo mercato, saldamente davanti al Nord America e nonostante una certa stabilità nelle vendite. A fare la parte del leone tra gli snack, nel vecchio continente, c’è il settore degli zuccherati con un fatturato di 46,5 miliardi di euro. Oltreoceano, invece, la spuntano i salati che contribuiscono per più di un quinto dei volumi e continuano inoltre ad affermarsi anche in America Latina, dove registrano un trend di crescita addirittura del 21% su base annua. Lo rivela l’indagine Nielsen Global Survey on Snacking Trends, realizzata intervistando oltre trentamila utenti internet in sessanta Paesi, tra i quali l’Italia. Nel Belpaese a vincere è la categoria degli yogurt, che funge appunto da snack per più di un intervistato su due, come accade solo in Francia e Bulgaria. Seguono il cioccolato e la frutta fresca, rispettivamente al 49% e al 46%. Nel mondo, invece, il primo fattore che accomuna gli snack lovers, confermato da ben il 76% del campione, è quello di consumarli per soddisfare la fame tra i pasti, oppure per appagare un piacere edonistico. Il 45% li considera dei veri e propri sostitutivi, soprattutto della prima colazione. Dalla ricerca, dunque, emerge in maniera piuttosto evidente che l’innovazione di prodotto può giocare un ruolo determinante nello sviluppo del comparto, offrendo quindi soluzioni alle più moderne esigenze di consumo. Un’opportunità, secondo gli analisti di Nielsen, ancora non del tutto sfruttata dalle aziende, che coincide anche con la sempre maggiore domanda di pasti veloci ma salutistici. Non a caso, il 45% ha dichiarato di prestare molta attenzione alla naturalità degli snack, mentre il 34% è attratto da un basso tenere di zuccheri e sale.
Quale di questi snack ha consumato nell’ultimo mese? (dati Italia %)
Fonte: Nielsen Global Survey on Snacking Trends, settembre 2014