Il recente ingresso del competitor Mercadona nel mercato basco non era stato sicuramente un buon auspicio. La regione autonoma, del resto, rappresentava per Eroski l’ultima vera roccaforte nel territorio iberico. Adesso però le difficoltà del retailer sono diventate ben più evidenti, con la cessione in blocco di 160 negozi al gruppo Dia. Un’operazione da 146 milioni di euro, utili a rimpinguare le esigue finanze aziendali, dopo una serie di investimenti poco redditizi, aggravati dalla forte concorrenza dei discount. I supermercati che cambieranno insegna hanno una superficie media di ottocento metri quadrati e si trovano soprattutto nell’area metropolitana di Madrid. Nel 2013 hanno generato complessivamente un fatturato di quasi mezzo miliardo di euro, non soddisfando comunque i parametri fissati dal rivenditore, almeno nelle dichiarazioni ufficiali. Proprio nella zona della capitale, intanto, Dia si prepara a passare dalla quarta alla seconda posizione nel market share, raggiungendo inoltre una quota del 9,5% a livello nazionale, senza nascondere ambizioni di un’ulteriore espansione già nel medio termine. Da parte sua, invece, Eroski ha motivato la decisione con l’esigenza di ridurre l’indebitamento e gestire così meglio la rete di distribuzione, puntando in maniera più decisa sul franchising. Entro l’anno, infatti, sono previste cinquanta nuove aperture, tutte caratterizzate da questo modello di business che, nelle parole del management, segneranno il futuro del player per i prossimi tempi.
Spagna, Eroski lascia il passo a Dia
Il retailer basco cede 160 supermercati all’insegna rivale. Punterà di più sul franchising per risanare un bilancio in passivo
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