Sul piatto ha messo qualcosa come due miliardi e mezzo di euro. Per assicurarsi l’acquisizione dell’azienda britannica United Biscuits, il gruppo turco Yildiz ha superato l’agguerrita concorrenza di colossi internazionali del settore alimentare, come l’americana Kellogg’s. Con questa operazione, adesso si proietta come il terzo più grande produttore di biscotti al mondo. United Biscuits, del resto, presidia il 25% del mercato del Regno Unito, con marchi storici come McVitie’s, Penguin, Jaffa Cakes, Jacob’s Crackers, Twiglets, Mini Cheddars e Carr’s. Nel 2013 ha registrato un fatturato di 1,1 miliardi di euro, ma negli ultimi anni ha faticato non poco a raggiungere un utile soddisfacente, anche a causa di un tasso di indebitamento in crescita. E’ inoltre la seconda forza in Francia, Olanda, Belgio e Irlanda, contando anche su sedici stabilimenti produttivi sparsi per l’Europa. Per Yildiz, quindi, si spalanca l’opportunità di estendere da subito la propria presenza nel vecchio continente, dove finora ricopriva una posizione marginale. Il core business del player turco, del resto, era radicato in Nord America, Medio Oriente, Nord Africa, Cina e Giappone. Adesso dunque potrà portare avanti una strategia di sviluppo davvero globale, che negli annunci prevede un piano di investimenti piuttosto consistente già a breve termine. Il primo passo sarà la riconferma del management societario, anche per rassicurare l’ambiente da eventuali progetti di riduzione del personale. Un proposito certamente gradito, ma che inevitabilmente riporta alla memoria dei sindacati inglesi la vicenda della cessione del produttore di cioccolato Cadbury a Kraft nel 2010. La multinazionale americana, infatti, promise di mantenere inalterati i livelli occupazionali, ma in pochi mesi si smentì con un massiccio programma di esuberi.
United Biscuits passa ai turchi di Yildiz
Il colosso dolciario inglese diventa proprietà della holding turca. Pronto un piano di investimenti per rilanciare il brand
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