Comprimere ancora i margini, pur di guadagnarne in competitività. O meglio, adeguarsi alle dinamiche della guerra dei prezzi, per non cedere clientela alla concorrenza. E’ una mossa quasi obbligata, insomma, quella appena decisa dal retailer americano, pronto a ridurre ulteriormente la battuta di cassa e allinearsi così ai competitor del canale ecommerce. Più che sulle inevitabili perdite negli utili, del resto, l’attenzione del management societario è volta a limitare in ogni modo la pratica dello showrooming. Negli ultimi tempi, infatti, un numero crescente di consumatori ha visitato gli store fisici solo per esaminare direttamente i prodotti, acquistandoli poi online, attratti da scontrini più leggeri. Inoltre l’aggressività delle catene low cost ha ormai fatto breccia nella classe media, rendendo così indispensabile una reazione importante. In realtà, Walmart ha già in parte colmato il gap con gli altri player, intervenendo più volte sui prezzi e avvicinandosi per esempio agli standard di Target e Amazon, o addirittura superandoli in convenienza. Con le festività natalizie alle porte, tuttavia, la posta in gioco è destinata a scuotere ancora gli equilibri, soprattutto se, come previsto dalla National Retail Federation, gli shopper spenderanno sul web circa il 44% del loro budget. Non a caso, Target ha annunciato che eliminerà tutte le spese di spedizione per il commercio elettronico dal 22 ottobre al 22 dicembre. Amazon, invece, offrirà ai membri del servizio Prime il diritto di prelazione sulle promozioni, investendo quindi su una massiccia campagna di fidelizzazione. Walmart, dunque, deve ancora una volta rincorrere per conservare la sua reputazione di leader nei prodotti a basso prezzo.
Walmart si allinea all’offerta dell’ecommerce
Il gigante del retail per combattere ad armi pari la guerra dei prezzi mette in atto una manovra costosa, ma indispensabile per conservare la clientela
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