Gdo, Esselunga ancora la prima della classe

I margini reddituali sono di gran lunga migliori delle altre catene, con un Mol pari al 7,4% del fatturato e un risultato operativo pari al 5,3% dei ricavi
Gdo, Esselunga ancora la prima della classe

Tra la catena di supermercati e l’intermediario finanziario talvolta può non esserci grande differenza. Anzi, a leggere i risultati dell’universo Coop rielaborati da R&S Mediobanca sembra che la cooperazione dei supermercati si esprima meglio tra i mercati finanziari che tra gli scaffali. Per l’aggregato delle Coop nel 2013 la gestione finanziaria (saldo tra proventi ed oneri finanziari) è stata positiva per 210 milioni di euro ed ha rappresentato un contributo ‘importante’ alla redditività, essendo pari a quattro volte il margine della gestione industriale, pari a 47,1 milioni di euro. E per la finanza Coop le cose sarebbero potute andare molto meglio, se le varie entità non avessero dovuto svalutare titoli e partecipazioni per un totale di 97 milioni di euro. Nel complesso l’aggregato delle cooperative ha fatturato nel 2013 11,27 miliardi di euro, in crescita dello 0,5% rispetto al 2012. Unica performance positiva insieme a quella di Esselunga che ha riportato 6,79 miliardi di ricavi, in crescita dello 0,8 per cento. Il gruppo dell’ottantanovenne Bernardo Caprotti dà ancora lezioni di gestione, con i risultati industriali più brillanti del lotto di società prese in esame (le altre sono Auchan-Sma, Carrefour, Gecos-Pam e Metro), che idealmente si situano allo zenit rispetto a quelli dei ‘rivali’ di Coop, più forti con la finanza come si è visto. I margini reddituali di Esselunga restano anche nel 2013 di gran lunga migliori delle altre catene, con un margine operativo lordo pari al 7,4% del fatturato (Coop ha il 4,3%) e un risultato operativo pari al 5,3% dei ricavi (Coop ha lo 0,4%). Il risultato operativo delle due grandi catene francesi è addirittura negativo. Come si diceva, il mondo Coop poi recupera parte della distanza con Esselunga grazie alla gestione finanziaria, anche quest’anno proficua.

Il settore è comunque in difficoltà e, come sottolineano gli analisti di Mediobanca, anche il risultato operativo su fatturato di Esselunga si è contratto dal 2010 in poi, passando dal 7 al 5 per cento.

Per le due grandi catene francesi anche il 2013 è un annus horribilis. Carrefour ha ceduto in un anno il 6,5% del fatturato e adesso la sua quota di mercato in Italia è scesa sotto il 6%, mentre Auchan-Sma ha lasciato sul campo (o sullo scaffale) il 4,3% dei ricavi con una quota al 7,3 per cento.

Il nuovo attore emergente è Eurospin, che con una quota di mercato del 4,7% ha uguagliato il mondo Despar e superato stabilmente le posizioni di Sigma e Gecos. Complessivamente Coop resta in prima posizione col 15%, seguita da Conad che ha l’11,4 per cento.

 

 

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