L’Italia dei consumi cambia (in peggio)

Il crollo del potere d'acquisto e l'evoluzione delle scelte di spesa sono stati al centro del forum Osserva Italia. Tra i partecipanti anche Conad, che alla crisi risponde riorganizzando la rete
L’Italia dei consumi cambia (in peggio)

Il potere d’acquisto delle famiglie italiane si è ridotto in undici anni di quasi 300 miliardi di euro colpendo anche quel ceto medio e i redditi che potevano essere definiti benestanti (fonte: Adusbef). Dal 2002 al 2013 l’Italia ha visto diminuire la propria capacità di spesa del 13,3%, davanti a Gran Bretagna (-13,1%), Francia (-6,9%) e Spagna (-5,9%), mentre continua a crescere la Germania (+7,8%). È uno dei dati da cui è partita la riflessione del secondo forum di Osserva Italia, dal titolo ‘Quando il largo consumo si fa stretto’ – dopo il primo, a Bari, su un tema strategico per l’economia italiana quale la filiera agroalimentare – che ha esaminato il cambiamento della società dei consumi, la difficoltà delle persone ad arrivare a fine mese, l’interesse per i prodotti a basso costo, lo scarso effetto delle soluzioni adottate sinora dal governo. A settembre i consumi hanno infatti registrato un ulteriore calo dello 0,2% rispetto ad agosto e dello 0,6% a fronte dello stesso mese del 2013.

Una situazione complessa, insomma, destinata a rimanere stabile anche in futuro secondo Conad, che ha partecipato all’incontro tenuto a Milano alla luce della collaborazione avviata con Affari&Finanza (dorso economico del quotidiano la Repubblica) nella rubrica Osserva Consumi. L’insegna sottolinea che le sue risposte a un contesto così difficile sono la riorganizzazione della rete di vendita, la definizione di un nuovo format che ha preso il nome di Conad Ipermercato e un’offerta commerciale in grado di assicurare stabilità e continuità attraverso politiche di prezzo a salvaguardia del potere d’acquisto dei clienti. E anche una proposta qual è Sapori&Dintorni Conad, con una gastronomia tipica regionale e un format di vendita che registra una produttività ai vertici del mercato: oltre 22 mila euro a metro quadrato.

Forte della capillare presenza dei propri soci imprenditori su tutto il territorio italiano, Conad sostiene di essere in grado di interpretare al meglio le esigenze delle comunità in seno alle quali opera e farvi fronte con interventi e iniziative che hanno un positivo impatto a livello di insegna della moderna distribuzione attenta anche ai bisogni delle persone, concetto espresso nel pay off ‘Persone oltre le cose’. Ma anche di poter analizzare il mercato anticipando, in alcuni casi, nuove tendenze di acquisto e nuovi comportamenti che hanno cambiato in modo radicale la composizione del carrello della spesa e il modo di fare la spesa anche per i prossimi anni.

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