E’ proprio come la teoria del bicchiere mezzo pieno. Secondo un sondaggio di MarketingScan, realizzato in collaborazione con il magazine LSA, il 55% dei cugini transalpini si ritiene apertamente ottimista sul nuovo anno. Un risultato senz’altro ragguardevole, se si considera il periodo economico e le problematiche sociali, oppure se, al contrario, non si tiene in debito conto la quota dei pessimisti, anch’essa piuttosto elevata. Il vero dato preoccupante, d’altronde, è che ben il 60% degli intervistati prevede un calo del potere d’acquisto e, non a caso, considera questo presentimento come la sua maggior paura per il 2015, subito dopo le condizioni di salute. A destare più sorpresa però è la risposta all’item successivo, relativo alla figura che avrà la maggiore influenza sul loro potere d’acquisto e potrà assumere, quindi, un ruolo da ancora di salvezza. In questo particolare ranking, infatti, appena dietro allo Stato si collocano i retailer, ai quali insomma viene affidata una responsabilità tutt’altro che secondaria. Quest’ultimi, tuttavia, potranno beneficiare del fatto che il 70% del campione ha dichiarato di non intendere diminuire il budget destinato alla spesa alimentare. Tuttavia, e qui torna di scena la teoria del bicchiere, il 53% dei francesi sarebbe pronto a ridurre gli acquisti di prodotti tecnologici e multimediali. Comunque, la fiducia accordata alle insegne della distribuzione si lega anche a un alto grado di fidelizzazione, dato che il 68% rifiuta completamente l’idea di cambiare i marchi. Ma, ancora una volta, il fattore prezzo e le preoccupazioni legate ai portafogli leggeri vengono a galla. Per il 70%, eventuali nuovi lanci di prodotti dovranno anzitutto garantire una battuta di cassa minore, considerata quindi molto più importante rispetto a qualsivoglia innovazione o miglioramento del contenuto di servizio.
Francia, il 2015 degli shopper tra ottimismo e paure
Temono la diminuzione del potere d’acquisto e confidano nei retailer. Il 2015 dei francesi secondo un sondaggio di MarketingScan
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