Il consumatore sa che frutta e verdura fanno bene, ma non sa il perché. Non solo: anziché a medici e nutrizionisti per informarsi si rivolge principalmente a internet. I dati arrivano da un nuovo capitolo del Monitor Ortofrutta dell’Osservatorio Agroter, coordinato da Roberto Della Casa docente di marketing dei prodotti agroalimentari all’Università di Bologna, che ha scandagliato l’orientamento dei consumatori italiani in merito a frutta e verdura. Lo studio, che già nei mesi scorsi aveva evidenziato uno scollamento tra realtà e percepito nei consumatori di ortofrutta, si arricchisce di un’altra importante sezione: la consapevolezza dei cittadini nella conoscenza dei prodotti. Alla domanda su quale alimento sia più salutare quando si fa la spesa il 69% degli intervistati non ha dubbi e risponde ‘ortofrutta’, che distanzia di parecchio pasta (7%) e carne (5%). Alla domanda sui prodotti meno salutari invece il 16% risponde i salumi, il 14% i dolci e l’8% le merendine. Ma è appena si entra nel merito dei prodotti che emergono chiaramente i limiti nella consapevolezza sui prodotti ortofrutticoli. Prendiamo la frutta: alla domanda su quali siano i prodotti più salutari ben il 61% risponde le mele; tuttavia quando si chiede il perché, la risposta più gettonata è ‘non saprei’. Maggiore invece è la conoscenza riguardo alle arance (55%, prodotto salutare in quanto ricca in ‘vitamina c’, hanno risposto) e banane (26%, prodotto salutare per il contenuto in potassio). E appena ci spostiamo alla verdura, troviamo il medesimo risultato. Il 55% risponde l’insalata quale prodotto più salutare, tuttavia non sa motivare la propria scelta. Idee più chiare per broccoli, cavoli e cavolfiori al 40% per le proprietà ‘antiossidanti e antitumorali’, e gli spinaci al 29% perché ‘contengono ferro’.
Ma gli italiani si informano sulla corretta nutrizione? Uno su due lo fa (51%). Il metodo di informazione più gettonato è internet (43%), specialmente negli under 34 anni dove la percentuale lievita al 60%. Il web distanzia di parecchio i canali ‘tradizionali’ come riviste (31%), televisione (22%) e soprattutto dottori e nutrizionisti fermi al 15%. Libri (9%), corsi e convegni (7%) sono ancora più distanziati. Infine un dato interessante sull’alimentazione: il 38% afferma di aver utilizzato almeno una volta negli ultimi 6 mesi degli integratori alimentari. “La grande proliferazione di indicazioni che riguardano ortofrutta e benessere, specialmente su internet, da una parte sta fornendo al consumatore una facile e veloce fruibilità di informazioni, ma dall’altra sta generando un’evidente stato di confusione sul tema – spiega Roberto Della Casa, direttore di Agroter – . Anche per questo motivo, tra gli italiani e i prodotti ortofrutticoli si sono radicati dogmi e congetture, ancora più accentuate quando si parla di ortofrutta e nutrizione o, addirittura, di prevenzione e cura di patologie. Lo scopo del Monitor Ortofrutta è proprio quello di mettere a fuoco tali percezioni”.