Nove tra big e medie imprese lattiero casearie francesi hanno preso una delle maggiori batoste mai ricevute dall’Antitrust francese per un cartello su yogurt e altri prodotti freschi venduti a marchio delle private label d’oltralpe. Le nove aziende – tra queste Lactalis, Novendie, Senagral (ex Senoble), Yoplait – si sono viste recapitare una multa complessiva da 192,7 milioni di euro, la settima di sempre in Francia per un accordo segreto sulla fissazione di prezzi e quantità da offrire che ha tenuto la grande distribuzione in scacco per sei anni, dal 2006 a 2012. Tutte le aziende, tranne la Laterie de Saint Malo, hanno alla fine riconosciuto gli addebiti, ma alcune di queste faranno ricorso perché giudicano le sanzioni eccessive.
In effetti non si tratta di cifre irrilevanti: Lactalis, che in Italia è proprietaria di Galbani, Parmalat, Invernizzi ed altri marchi, dovrà pagare 60,1 milioni di euro mentre Senagral, che ha una filiale in Italia a Treviso, 46 milioni. Yoplait, che ha denunciato il cartello, si è vista azzerare le pene pecuniarie. Lactalis, peraltro, ha visto la sua sanzione aumentata del 25% (sanzione peggiore) in forza della sua grandezza quale leader europeo indiscusso del settore.
Solo qualche giorno fa era stata l’autorità per il controllo della concorrenza spagnola ad intervenire con mano pesante: una multa da 88 milioni di euro complessivi inflitta alle principali industrie lattiero-casearie, tra cui Danone (23,2 milioni), Corporation Alimentaria (21,8 milioni) e Grupo Lactalis Iberica (11,6 milioni) per comportamenti scorretti nel pagamento del latte agli allevatori.