Olio, vino, ortofrutta, pasta e pane sono sempre meno presenti sulle tavole degli italiani. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla spending review dei connazionali nel carrello della spesa a partire dal 2008 con l’inizio della crisi. “Il crollo piu’ pesante – sottolinea in una nota la Coldiretti – si è avuto per l’olio di oliva , riconosciuto unanimemente come elisir di lunga vita, con acquisti in calo del 25% e consumi pro capite scesi nel 2014 a 9,2 chili all’anno, dietro la Spagna con 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili domina la classifica”.
Stessa musica anche per il vino che registra una contrazione del 19% nei consumi, fermi a 20 milioni di ettolitri. Preoccupa il trend dei consumi pro capite di frutta e verdura, in flessione del 7% nel 2014, per un ammontare di 130 chili all’anno che equivalgono a non più di 360 grammi al giorno rispetto ai 400 grammi consigliati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Inoltre solo il 18% della popolazione di età superiore a 3 anni consuma quotidianamente almeno 4 porzioni di frutta e verdura. Risulta infine in calo anche il consumo di pasta, sebbene gli italiani si confermino i maggiori consumatori per un quantitativo di circa 26 kg all’anno a persona, mentre è ai minimi storici il consumo di pane sceso nel 2014 a circa 90 grammi.