Nel comparto dei salumi avanzano le nicchie. Il Consorzio del prosciutto di Modena ha ufficializzato i dati della produzione del 2014, che con 82mila cosce prodotte (contro le 75mila dell’anno precedente) registra un trend del +8% rispetto al 2013 a fronte di un giro d’affari di 6 milioni di euro.
Buoni risultati ascrivibili alle performance registrate in gdo, ma anche alle vendite on line su ‘Piacere Modena’, l’eshop, che consente di acquistare direttamente sul portale multilingue numerose proposte alimentari dei Consorzi di tutela e delle dop e igp provinciali della società Palatipico, tra le quali anche il prosciutto di Modena dop. La piattaforma di commercio digitale, che è stata estesa anche a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, è diventata un canale preferenziale per la valorizzazione e l’acquisto anche all’estero delle tipicità culinarie della tradizione modenese. I numeri dell’export quest’anno sono positivi: la dop modenese ha registrato un incremento del 5% nelle vendite verso l’Unione Europea, con la Francia e la Germania come principali partner.
“Abbiamo ricevuto dal mercato segnali incoraggianti con significativi aumenti di produzione anche per una specialità di nicchia come la nostra”.- ha affermato Davide Nini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena. Secondo i dati rilasciati dall’ente di tutela, il canale preferenziale è la gdo che veicola il 70% delle vendite in Italia grazie alla crescente richiesta da parte di alcune grandi insegne di stagionature più elevate per la fascia top di gamma.
Il disciplinare del Consorzio del prosciutto di Modena ha stabilito un allungamento della stagionatura minima che è passata da 12 a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti dop italiani.