La Finocchiona l’ultima igp d’Italia

Il salume toscano conquista il riconoscimento Ue proprio in coincidenza con l'avvio dell'Expo ed è la 44 indicazione protetta italiana
La Finocchiona l’ultima igp d’Italia

L’Italia saluta una nuova indicazione geografica tipica, meglio conosciuta con la sigla igp. Il riconoscimento questa volta va a una specialità toscana, la finocchiona, che diventa il 44simo prodotto tutelato con questa particolare indicazione riconosciuta dall’Unione europea. La denominazione ‘Finocchiona Igp’ entrerà in vigore dal prossimo 14 maggio, proprio qualche giorno dopo l’apertura dell’Expo: una coincidenza che potrebbe essere benaugurante per quello che qualcuno definisce il salume toscano più caratteristico e riconoscibile anche fuori dai confini italiani. La sua zona di produzione sarà tutta la Toscana continentale (le isole restano escluse) ma ad un gruppo di società, riporta l’Ansa, sarà permesso di continuare ad utilizzare ancora provvisoriamente per cinque anni l’indicazione: si tratta di Negrini Salumi (Renazzo di Cento – Ferrara), Portalupi Salumi (Torino), Salumificio Pedrazzoli (San Giovanni del Dosso – Mantova), Levoni (Castellucchio – Mantova), Cesare Fiorucci (Pomezia – Roma), Renzini Spa (Umbertide – Perugia), Agricola Italiana Alimentare (San Martino Buon Albergo – Verona), Salumificio Subalpino (Diano d’Alba – Cuneo) e Italia Alimentari Spa, ex Industria Bussetana Insaccati Suini (Settecani di Castelvetro di Modena)._Prima della finocchiona, solo negli ultimi 18 mesi l’Unione europea aveva riconosciuto l’igp alla focaccia di Recco, alla piadina romagnola, alla salama da sugo ferrarese, il torrone di Bagnara calabra, la patata dell’Alto viterbese, i maccheroncini di Campofilone e la pasta di Gragnano.

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