Il food & beverage autentico italiano corre sempre più veloce negli Stati Uniti. Le esportazioni segnano un incremento record del 48,5% sotto la spinta del tasso di cambio euro/dollaro favorevole. È quanto riporta la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul commercio estero aggiornati a febbraio 2015, che rispetto allo scorso anno evidenziano complessivamente a livello mondiale un aumento del 2,5%. Per la prima volta, infatti, l’export agroalimentare made in Italy in Usa ha superato nel 2014 i 3 miliardi di euro e il vino si conferma il prodotto italiano più premiato dalle vendite.
Del resto un altro dato recente registrato negli Stati Uniti rivela che nel 2014 gli americani sono diventati i maggiori consumatori di vino del mondo davanti alla Francia e all’Italia con un quantitativo annuo vicino ai 30 milioni di ettolitri.
“Il vino – aggiunge la Coldiretti – rappresenta la categoria maggiormente esportata per un valore di 5,1 miliardi nel 2014 e gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di sbocco extracomunitario delle nostre bottiglie per un importo di 1,1 miliardi di euro, il massimo di sempre. L’Italia è il principale fornitore straniero di vino negli Usa per un quantitativo di circa 2,4 milioni di ettolitri, superiore di 1 milione di ettolitri a quello dell’Australia, secondo Paese verso il mercato a stelle e strisce, che in passato aveva insidiato la leadership italiana”. I most wanted? Chianti, Brunello di Montalcino, Pinot Grigio, Barolo e il Prosecco.