I primi mesi del 2015 hanno fatto registrare in Italia un lieve miglioramento dei consumi familiari e il gruppo distributivo Selex fa sapere di essere stato capace di intercettare il trend, con un andamento a parità nei primi quattro mesi dell’anno del +0,7% a fronte del -0,8% del mercato iper+super rilevato da Nielsen. Considerando lo sviluppo della rete la crescita è ancora più consistente: +2,1% sullo scorso anno.
Il dato è emerso nel corso dell’assemblea dei soci Selex, tenuta il 27 giugno a Berlino, che ha analizzato i dati consuntivi del 2014 e l’andamento del primo semestre 2015. Gli investimenti previsti quest’anno sono pari a 135 milioni per nuove aperture e ristrutturazioni. Nei primi sei mesi sono già stati aperti 11 punti di vendita, per circa 20mila mq di superficie. La stima di fatturato per l’anno in corso è di 9.950 milioni.
“Assistiamo ad un piccolo miglioramento nell’andamento dei consumi, ma le difficoltà non sono affatto superate – spiega Maniele Tasca, direttore generale di Selex –. Non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto in tutti questi anni: aumentare efficienza e specializzazione. Siamo riusciti a intercettare il miglioramento dei consumi, realizzando una crescita nettamente superiore a quella media del mercato distributivo, grazie alla nostra capacità di lavorare in un’ottica di distintività di punti di vendita, assortimento e servizi”.
Nel corso dell’assemblea è stato rinnovato il consiglio di amministrazione di cui è entrato a far parte Giancarlo Panizza in rappresentanza de Il Gigante. Confermati gli altri componenti del cda che, per i prossimi tre anni, sarà così composto: Salvatore Abate (Roberto Abate – Belpasso, Ct), Dario Brendolan (Maxi Di – Belfiore, Vr), Marcello Cestaro (Unicomm – Dueville, Vi), Marco Franchini (Nuova Distribuzione – Turate, Co), Gianni Murgia (Superemme – Elmas, Ca), Giancarlo Panizza (Il Gigante – Bresso, Mi), Giovanni Pomarico (Megamark – Trani, Bt) e Alessandro Revello (Dimar – Roreto di Cherasco, Cn).
Selex associa 16 catene distributive regionali e con una quota di mercato dell’11% è il terzo player nazionale (dati Iri). Globalmente dispone di 2.479 punti di vendita in tutta Italia, con 31mila addetti.