Dopo poco meno di un secolo e mezzo di attività, il marchio di birre artigianali Collesi fa il suo debutto anche in gdo. Una notizia storica, se si pensa che l’azienda marchigiana ha sempre optato per i suoi prodotti il canale horeca e superhoreca, che rimarrà ancora prioritario nei piani di crescita del birrificio, ma che da ora in poi sarà affiancato da quello moderno. Per questa operazione è stata, dunque, creata una linea ad hoc composta da tre referenze realizzate esclusivamente per essere commercializzate a scaffale. Il trittico si compone dalla Bionda (aroma intenso di malto e agrumi, con toni finali di frutti tropicali), Rossa (profumi di caramello, nocciole e malto, con una chiusura finale speziata) e Ambrata (domina il luppolo che esalta i profumi di cereali e frutta autunnale). Tutte e tre le birre non sono sottoposte al processo di pastorizzazione e vengono rifermentate naturalmente in bottiglia per preservare al massimo le qualità organolettiche delle materie prime. Alla stessa bottiglia, caratterizzata da un look ‘total black’ e presentata nei formati da 50 e 75 cl (oltre al 33 cl per la Bionda), è stata applicata un’etichetta diversa da quella comunemente usata per le altre birre in portafoglio vendute nelle enoteche e nei locali. “Lo spunto per dare il via a questa operazione, è quello ovviamente basato sul fatto che, oggigiorno, non sia più possibile prescindere dalla gdo per accedere anche a una fetta più ampia di consumatori – ha spiegato a Food, Marco Sarfatti, beverage brand manager di D&C, società che distribuisce i prodotti Collesi –. Inoltre, il retail, negli ultimi anni, ha allargato il suo spazio a favore dei prodotti artigianali come le birre. Collesi ha, dunque, seguito questo trend e deciso di esordire proponendo tre birre caratterizzate da un sapore molto accessibile, ovvero pensate per un pubblico eterogeneo e non solo formato da appassionati ed esperti della categoria”.