“Il caso di Branca, che ora ha 250 dipendenti ed è presente in 160 Paesi, avendo sempre però mantenuto il cuore produttivo a Milano, dimostra come la media impresa italiana, anche familiare, possa continuare ad avere successo nel tempo e superare i momenti di crisi, restando italiana, coniugando tradizione e innovazione e adattando le proprie strategie al mutamento delle congiunture economiche e del contesto storico”. Intervenendo al convegno ‘Le medie imprese italiane’ organizzato da Mediobanca, Niccolò Branca, presidente e ceo di Branca ha voluto portare all’attenzione della business community la ‘ricetta’ del suo successo aziendale basato su pochi ma efficaci ‘ingredienti’.
“Ci siamo concentrati sull’acquisizione di nuovi prodotti, sugli investimenti in innovazione e sull’internazionalizzazione che ci ha portato a ricoprire nuove significative posizioni sui mercati esteri e a rafforzare brand storici, in primo luogo Fernet-Branca che ad ora è il primo brand italiano – quarto in classifica generale – nella classifica internazionale di Shanken’s Impact Databank dedicata ai top 100 brand di spirit che hanno registrato la crescita più veloce – ha proseguito Niccolò Branca – . Nonostante la crisi il Gruppo ha registrato negli ultimi anni buoni risultati e ha continuato a crescere in tutti i suoi segmenti di prodotto, registrando nel 2014 un fatturato di 280 milioni, con un utile di 63,3 milioni, in crescita rispetto ai 54,3 milioni dell’anno precedente”.
Secondo Branca il fattore chiave per il successo nei prossimi anni per le medie aziende del made in Italy sarà la capacità, pur in tempi sfidanti dal punto di vista economico e della competizione internazionale, di continuare ad innovare preservando la qualità del prodotto e l’etica nei rapporti di lavoro e nei processi di produzione. Insomma bisogna saper cambiare restando fedeli a se stessi. “Come Branca – ha concluso il presidente della storica beverage company milanese – punteremo sulla costante spinta al cambiamento, sia per quanto riguarda la ricerca e sviluppo, sia nei sistemi produttivi, sia nei sistemi di organizzazione interna. Altro punto chiave della nostra strategia di crescita saranno le acquisizioni”.