Un progetto congiunto per l’internazionalizzazione del food made in Italy. Lo hanno attivato Cariparma Crédit Agricole e Sace pianificando un investimento di 150 milioni di euro per potenziare la crescita sui mercati esteri delle imprese che fanno parte del Padiglione CibusèItalia.
L’iniziativa – presentata a Expo in un incontro dal titolo “Le strade verso i nuovi mercati. Sinergie tra Fiere, banche e imprese” – si prefigge di sostenere la competitività delle imprese coinvolte (parliamo di oltre 260 eccellenze provenienti dalle diverse regioni italiane che rappresentano ben 13 filiere) che potranno usufruire di un accesso facilitato al credito con tempi di delibera ridotti. L’accordo, inoltre, prevede anche il potenziamento dell’azione congiunta a sostegno delle imprese della filiera agroalimentare grazie all’iniziativa ‘Fidi di campagna’, le linee di credito dedicate alle esigenze economico-finanziarie specifiche delle imprese del settore conserviero.
Da più parti nel corso del dibattito, animato dal direttore generale V. di Cariparma Crédit Agricole Hughes Brasseur, dal vicepresidente e dall’amministratore delegato di Fiere di Parma Annalisa Sassi e Antonio Cellie, dagli imprenditori Giuseppe Ambrosi e Cesare Ponti e dai manager di Cariparma Crédit Agricole Gianluca Borrelli e Alessio Foletti, è emersa la necessità di ‘fare sistema’ e che la strada verso una maggiore internazionalizzazione passerà attraverso una rapporto sempre più sinergico tra imprese, banche finanziatrici e reti distributive.
Durante l’evento è stata presentata anche un’indagine sulle tendenze del nostro export a cura di Denis Pantini, responsabile dell’Osservatorio Agroalimentare di Nomisma dove è emerso un dato molto incoraggiante: dal 2007 a oggi il fatturato estero del comparto agroalimentare ha registrato un balzo del +42% rispetto al 2007, con un valore aggiunto cresciuto del 5 per cento.