E’ tornato al timone di Carrefour dopo tre mesi di assenza per motivi di salute. Georges Plassat, ceo del gruppo francese, ha calamitato su di sé l’attenzione della platea durante l’assemblea generale, con un intervento sobrio, ma non troppo. Ecco le sue otto frasi chiave.
1 – “Ho smesso di fumare. Avrei potuto morire, così ho interrotto”. Un chiaro accenno ai problemi di salute che lo hanno costretto a delegare per 90 giorni la sua carica a Jérôme Bédier e Pierre-Jean Sivignon.
2- “Non c’è una buona performance aziendale che non può essere giudicata anche al di fuori dei criteri finanziari”. Si riferisce alla questione della responsabilità sociale e ambientale, un po’ trascurata, a suo parere, dai distributori.
3- “Mi fa piacere dare il benvenuto a un po’ di finezza nel nostro ragionamento brutale”. Parla dell’aumento del numero di donne nel management di Carrefour, tuttavia ancora esiguo. Nel cda, del resto, sono appena tre su un totale di 14 persone.
4- “Abbiamo bisogno di entrare nel digitale con più coraggio per renderlo complementare ai negozi”. Sottolinea il ritardo del gruppo in materia di digitalizzazione.
5- “Per un gruppo come il nostro, il futuro è l’ibridazione. Le soluzioni radicali non sono le migliori”. Ha utilizzato quattro volte la parola ibridazione. Intende dire che Carrefour dovrebbe essere multinazionale, multi-format, multi-local, multi-channel. Multi, insomma.
6- “Il futuro della grande distribuzione è nei big data”. Chiede più dinamismo alla sua azienda, così da puntare finalmente sul mix tra i negozi e il digitale.
7- “La Cina è un paese a cui guardare a lungo termine”. Tradotto, nessuna intenzione di ritirarsi dal Paese asiatico, nonostante le difficoltà.
8- “Dobbiamo investire con regolarità”. Il messaggio è chiaro. Carrefour ha investito 2,1 miliardi di euro nel 2013, 2,4 nel 2014 e 2,6 nel 2015. Continuerà su questa strada.