Concordato per Sisa Centro Nord e Sigma Sardegna. A riferire la notizia è Il Sole 24 Ore: in base a quanto riportato dal quotidiano, entrambi i cedi hanno presentato rispettivamente presso i tribunali fallimentari di Vicenza e Sassari l’istanza di ammissione al concordato preventivo in bianco. Ora i giudici hanno 40 giorni per decidere e il passaggio è fondamentale, perché qualora le istanze fossero ritenute ammissibili, questo sarebbe sufficiente a noma di legge per proteggere il patrimonio dei debitori dalle esecuzioni dei fornitori. I dati del bilancio 2014 di Sisa Centro Nord riportati da Il Sole 24 Ore quantificano in 125 milioni di euro i crediti, a fronte di debiti sotto i 100 milioni verso i fornitori, di 50 milioni verso le banche e di 16 milioni verso altri finanziatori, con una posizione finanziaria netta negativa per 65,6 milioni di euro. Ovviamente bisognerà attendere per capire le reali dimensioni del problema finanziario del cedi, alla luce anche dell’andamento delle vendite e dei conti nei primi sette mesi del 2015.
Di Sisa faceva parte fino allo scorso anno anche il cedi sardo, poi passato in Sigma. In questo caso, secondo Il Sole 24 Ore, il giro d’affari nel 2013 era pari a 150 milioni di euro, con una posizione finanziaria negativa di 13 milioni. Da registrare a questo proposito una dichiarazione resa a Foodweb.it da Davide Rossi, direttore generale di Sigma: “La Centrale Sigma, in relazione alla domanda di concordato presentata dal Cedi Sardegna, sottolinea che, nonostante il contesto vissuto dal Cedi e determinato principalmente dalle condizioni regionali particolarmente sfavorevoli, l’organizzazione si è attivata per dare continuità alla presenza del marchio Sigma in Sardegna, continuando a rappresentare una rete qualificata di oltre 100 punti vendita”.