Per una supply chain innovativa ed efficiente il modello vincente è quello collaborativo. E’ la sintesi emersa dal Convegno Number One organizzato con la rivista Food presso l’Unione degli industriali di Napoli che ha visto la partecipazione di alcuni dei principali esponenti dell’industria e della distribuzione.
Ciò che è emerso a chiare lettere nel corso del dibattito è che le varie fasi del processo di supply chain non devono essere viste in maniera disgiunta l’una dall’altra, bensì in maniera integrata attraverso la condivisione delle informazioni e l’integrazione tra i vari soggetti coinvolti.
“Il mercato italiano della logistica è molto parcellizzato, pertanto, la concorrenza è basata più sulle politiche di costo e poco sul contenuto di servizio – ha dichiarato Renzo Sartori, consigliere delegato Number 1 – . Il settore sviluppa, di conseguenza, una bassa redditività e scarsi investimenti in innovazione. Agli amici produttori e distributori rivolgiamo un invito a lavorare su progetti che guardino la logistica come valore aggiunto e non come semplice fonte di risparmi”.
In altre parole maggiore sarà il livello di engagement tra industria, distribuzione e operatore logistico più alta sarà la possibilità di generare efficienza e che poi questa si traduca in un risultato tangibile sul conto economico.
Nel frattempo lo scenario del largo consumo confezionato registra i primi segnali di ripresa, come riportato nelle rilevazioni Iri presentate in occasione del convegno: nei primi 5 mesi del 2015 le vendite evidenziano un trend positivo in tutte le aree geografiche sia a volume che a valore. In particolare il Sud cresce a un tasso del +2,5% a valore e del +3,1% a volume.
Ecco la presentazione integrale del Rapporto Iri