Dagli analisti la mossa sferrata da Hudson’s Bay Company è considerata piuttosto rischiosa. Del resto, non mancano i precedenti di big retailer internazionali che hanno avuto scarsa fortuna nel mercato tedesco oppure, come nel caso di Carrefour, si sono ben guardati da investirci. L’esempio più eclatante è quello di Walmart, che nel 2006 ha dovuto rinunciare alle sue attività in Germania, a causa dei risultati poco soddisfacenti registrati dai suoi 85 punti vendita nel Paese. La pensa però in maniera completamente diversa il management di Hudson’s Bay Company, che ha appena concluso un accordo con Metro per rilevare l’insegna di grandi magazzini Galeria Kaufhof. Nell’operazione, oltre ai 106 store della catena, rientrano anche 16 negozi di sport Sportarena, 16 ipermercati in Belgio di Galeria Inno, nonché diversi centri logistici e operativi. In tutto, un affare da circa 2,83 miliardi di euro, già approvato dal consiglio di amministrazione di Metro, pronto a concentrarsi adesso su altri asset, come gli ipermercati all’ingrosso Metro Cash & Carry, le catene di elettronica Media Markt e Saturn e i supermercati Real. La compagnia commerciale canadese, invece, con questa acquisizione entra prepotentemente nel mercato europeo, aumentando del 50% le sue vendite totali. “Siamo fermamente convinti che la Germania sia il posto migliore da dove iniziale la nostra espansione nel vecchio continente – ha dichiarato Richard Baker, amministratore delegato di HBC -. Dunque crediamo molto in questa operazione strategica”.
Hudson’s Bay Company scommette sul mercato tedesco
La compagnia canadese debutta in Europa con l’acquisizione dei grandi magazzini Galeria Kaufhof. Nelle casse di Metro andranno 2,8 miliardi di euro
© Riproduzione riservata