Ai millennials piacciono soprattutto per il loro approccio olistico. E anche per l’opportunità di ottimizzare il tempo dedicato ai pasti e allo shopping, unendo i due momenti. Si tratta dei cosiddetti grocerant, cioè ristoranti all’interno dei supermercati, sempre più frequenti in Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. Il loro successo, del resto, deriva anche dall’offerta di alimenti freschi, capaci di soddisfare i gusti esigenti dei foodie, allontanandosi completamente dallo stereotipo del fast food. Proprio nel Regno Unito, la storica insegna di grandi magazzini John Lewis ha deciso di introdurre entro il prossimo anno altri dieci ristoranti Rossopomodoro, cominciando da Newcastle. La catena, fondata poco più di vent’anni fa, è parte del gruppo Sobeto, e vanta 134 ristoranti, di cui 19 all’estero, con sedi sparse dall’Islanda all’Arabia Saudita e a Londra, dove è già presente tra l’altro anche nello store di John Lewis di Oxford Street. E’ specializzata nella pizza tradizionale napoletana e nei piatti di pasta, tutti con ingredienti di qualità provenienti rigorosamente della regione Campania. “Siamo davvero entusiasti e orgogliosi di lavorare con John Lewis e portare così anche a Newcastle il nostro cibo, a cominciare dalla pizza autentica napoletana – ha dichiarato Mario Romano, direttore marketing di Rossopomodoro -. Con il partner inglese condividiamo la passione per i grandi prodotti e per l’eccellenza nel servizio ai clienti”.
Rossopodomodoro si fa strada a Londra
La catena di ristorazione sarà ospitata all’interno di dieci store dell’insegna John Lewis. Così la pizza napoletana conquista i foodie inglesi
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