Per dietologi e nutrizionisti è il pasto più importante della giornata. Anche se, generalmente, questa considerazione non si applica con la stessa enfasi per la tipica colazione degli inglesi. Proprio nel Regno Unito, il rito del breakfast è alle prese con diverse tendenze e nuove mode di consumo. Il magazine The Grocer ne ha selezionate dieci:
1- Quasi la metà dei britannici salta ormai abitualmente la prima colazione. Ma questo trend non vale per gli irriducibili del fritto, che anzi guadagna popolarità.
2- Il 38% dei britannici è convinto che i cereali abbiano troppi zuccheri. Nel mercato, quindi, alcune referenze risentono in maniera evidente di questa percezione. Al contrario, i cereali con dolcificanti naturali, nonché gli integrali e i proteici avanzano nelle vendite.
3- Nella top 10 dei prodotti da colazione più performanti a livello globale svetta l’Aphrodisiac Gourmet Granola, molto apprezzata in Francia. Si tratta di una miscela di cioccolato fondente, mandorle tostate, ribes e ginseng siberiano.
4- Nella categoria dei cereali vince l’innovazione di gusto e la personalizzazione. Intanto i prezzi sono in discesa, così come il giro d’affari del comparto, che arretra su base annua del 3,4%, pur crescendo a valore dell’1,6%.
5- I britannici scelgono più frutta e noci per il breakfast, personalizzando così il loro menu.
6- Poco tempo a disposizione e ritmi di vita frenetici hanno determinato un aumento del 13% della cosiddetta colazione in movimento.
7- Le bevande dedicate alla prima colazione, generalmente iperproteiche, possono raggiungere un fatturato annuo di 100 milioni di sterline entro il 2020.
8- La lunga fase di flessione nei consumi di biscotti sembra giunta al termine. Il leader di mercato Belvita, con una quota di quasi il 90%, ha aumentando le vendite del 14,9%
9- Tutti a caccia di proteine. Uova, pancetta e salsicce restano un must per gli inglesi. In particolare i consumi di uova sono in netto aumento, anche per le raccomandazioni degli esperti nutrizionisti.
10- I maggiori marchi di prodotti legati alla prima colazione hanno ridotto notevolmente il loro budget pubblicitario. Tranne Kellogg’s, che invece l’ha triplicato, portando la spesa per la gamma di cereali a 3,7 milioni di sterline.