Durante l’ultimo anno ha più volte incrementato la sua posizione in Carrefour, diventandone principale azionista. Una strategia che, secondo le dichiarazioni della stessa famiglia Moulin, potrebbe continuare ancora in futuro, attraverso nuovi acquisti di titoli, ma senza alcuna intenzione di prendere il controllo del gruppo. Non si tratta, tuttavia, solo di investimenti finanziari, vista la recente nomina di Patricia Lemoine e Philippe Houzé, figli di Ginette Moulin, nel consiglio di amministrazione del retailer. Già oggi, del resto, dopo le operazioni delle ultime settimane, i proprietari di Galeries Lafayette detengono il 10,06% del capitale del distributore, con un aumento di oltre mezzo punto rispetto alla fine dello scorso anno. Dietro di loro c’è il gruppo Arnault con quasi il 9%, il fondo d’investimenti americano Colony Capital a quota 5,80% e poi Abilio Diniz, magnate brasiliano che possiede poco più del 5% delle azioni del rivenditore. Per il ceo Georges Plassat, in ogni caso, l’ascesa dei Moulin è un fattore positivo, considerato che ne condividono la strategia. Così come lo è per gli analisti, che li ritengono investitori chiaramente molto informati sulle dinamiche della grande distribuzione e, aspetto piuttosto importante, destinati a rimanere per lungo tempo nel capitale societario. Intanto, nel secondo trimestre dell’anno Carrefour ha registrato un aumento del 5,6% delle vendite a livello internazionale, con un più 5,5% in Francia. Ancora in difficoltà invece il mercato italiano, dove l’insegna arretra del 5%. Un dato, quest’ultimo, condizionato però dal confronto con il periodo della Coppa del Mondo di calcio del 2014, durante il quale il retailer aveva lanciato una massiccia campagna promozionale, con una forte politica di sconti.
Galeries Lafayette continua a salire nel capitale di Carrefour
La famiglia Moulin, proprietaria della catena di grandi magazzini, ha ottenuto due posti nel cda del retailer. E intanto le vendite tornano a correre
© Riproduzione riservata