I media transalpini l’avevano già ribattezzata Nutella Tax. Ma nella prossima legge finanziaria, che prevede tre nuove imposte molto discusse, manca almeno al momento qualsiasi riferimento concreto alla crema targata Ferrero. Nel mirino dell’erario francese, infatti, oltre al settore della fonderia e della plastica, ci sono le sostanze grasse da spalmare come per esempio le margarine. Non quindi le creme spalmabili a base di cacao che, anche secondo i regolamenti europei, rientrano in tutt’altra categoria. Con buona pace, appunto, di gran parte della stampa francese, che nei giorni scorsi aveva più volte rilanciato la notizia di una possibile tassa a carico dei Nutella lovers, rispolverando tra l’altro una sorta di tormentone a cadenza periodica. Il nuovo tributo, ancora al vaglio del parlamento, con ogni probabilità colpirà nel food solo i produttori di margarine, con in testa Unilever, riscuotendo un importo variabile da 0,25 a 0,50 centesimi di euro per tonnellata di prodotto. L’incasso servirà per finanziare l’Institut Technique Des Corps Gras di Bordeaux, che ha competenza in materia di oli vegetali, grassi di origine animale, materie grasse del latte e cosmetici. Tra le maggiori aziende che ricorrono a questo ente di ricerca ci sono anche Danone e Nestlé.
Francia, la finanziaria non colpirà Nutella
Nonostante gli insistenti rumor, salvo soprese le creme spalmabili a base di cacao non rientreranno nelle nuove imposte in via di approvazione
© Riproduzione riservata