Una piccola grande rivoluzione è appena partita nel mondo Coca Cola. Negli Stati Uniti qualche giorno è infatti possibile “fabbricarsela” da soli a casa grazie a un apparecchio della Keurig Green Mountain (il maggior produttore americano di sistemi aperti per il caffè), il Keurig Kold che permette di produrre la famosa bevanda partendo da una capsula come quelle per l’espresso. La società di Atlanta ha messo anche la Sprite in questo formato e Keurig ha coinvolto nel lancio di questo sistema anche Dr. Pepper, altro produttore americano di soft drink. Se il nuovo prodotto dovesse funzionare potrebbe essere pian piano esportato in tutto il mondo con effetti sulla filiera della Coke non immaginabili adesso. La società americana distribuisce le proprie bevande attraverso una rete di imbottigliatori (in Italia il maggiore è Coc-Cola Hbc) che verrebbero di fatto scavalcati da questo sistema a meno di non diventare produttori, essi stessi, delle capsule. Che hanno il vantaggio di non ingombrare a casa e non pesare quando si trasportano. Una confezione da 4 capsule che producono ognuna un bicchiere da circa 0,25 l (8 once) sarà venduta a 5 dollari, ovvero 1,25 dollari a bicchiere. Il doppio di quello cui viene venduta normalmente una bottiglia da mezzo litro (16 once). La macchina costerà invece 370 dollari. Una cifra non modesta che implica un discreto investimento iniziale. Poco o molto per diventare “produttori” fai-da-te della cola più famosa al mondo?
Rivoluzione Coca Cola: negli Usa si troverà in capsula
Grazie a Keurig Kold sarà possibile prodursi la famosa bevanda a casa, utilizzando delle capsule come per il caffè
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