Cresce il presidio di Parmalat in Australia, sempre più la seconda nazione di presenza per la multinazionale di Collecchio dietro solo al Canada. La società italiana, attraverso la sua filiale locale, acquisirà il controllo delle attività nello yogurt e nei dessert di Fonterra Australia, che sono state dismesse nell’ambito di un processo di ristrutturazione della grande multinazionale neozelandese, leader mondiale nel latte e derivati. Le attività e i relativi marchi da acquisire producono un fatturato annuo pari a 95 milioni di euro circa, ma sono state valutate nel loro complesso 10 milioni di euro (enterprise value) a causa probabilmente delle perdite operative che producono. Nella transazione, soggetta a un accordo anche con Nestlè, sono inclusi anche due stabilimenti: Tamar Valley in Tasmania ed Echuca nello stato di Victoria, che impiegano circa 250 persone. Proprio in quest’ultimo stato ha sede anche la penultima acquisizione di Parmalat in terra oceanica: il produttore di latte in polvere e fresco Longwarry, valorizzato 45 milioni di euro con 60 milioni di fatturato. A marzo del 2014 era entrata nel gruppo la Harvey Fresh, storica azienda dell’ovest con 250 dipendenti e 113 milioni di euro di fatturato nell’ultimo esercizio, che ha permesso a Collecchio di allargare la sua presenza anche a quell’area del paese.
Nei primi nove mesi del 2015 in Australia il fatturato netto è stato pari a 734,7 milioni di euro e il margine operativo lordo del si attesta a 33,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015.
Dal canto suo, Fonterra è in pieno riassetto delle sue attività australiane con una focalizzazione sui formaggi, bibite e su joint venture con società cinesi.