Per Kaave Pour, direttore creativo di Space10, laboratorio di innovazione della multinazionale svedese, non c’è forse nessun cibo trasversale alle varie culture gastronomiche come le polpette. Ecco perché questo alimento è stato scelto come una sorta di testimonial per Tomorrow’s Meatball, una ricerca sul cibo del futuro. Le polpettine di carne, del resto, sono protagoniste della ristorazione negli store Ikea. Ma come saranno tra 20 anni? Una domanda che richiama inevitabilmente anche il tema dei cambiamenti climatici, nonché la sostenibilità degli allevamenti animali e la crescita demografica. E la risposta, quindi, passa attraverso una rassegna fotografica in cui le polpette diventano la tavolozza ideale per ipotizzare i nuovi scenari del cibo del futuro. La prima notizia, allora, è che nel 2035 le polpette faranno ancora parte della nostra cucina. Ma, al posto della carne bovina, o almeno di quella intesa in senso tradizionale, ci saranno altre proteine. A cominciare da quelle degli insetti e delle alghe, magari a chilometri zero e preparate tramite una stampante tridimensionale. Oppure le polpette saranno artificiali e realizzate in laboratorio. Del resto, nel 2013 il primo hamburger da laboratorio è costato 325 mila dollari, mentre oggi il suo prezzo non supera i dieci dollari. “E’ abbastanza difficile immaginare che nel prossimo futuro mangeremo insetti o carne artificiale – commenta Bas van de Poel, co-ideatore del progetto -. Ma, con la crescente domanda di cibo, abbiamo bisogno di cominciare a considerare l’aggiunta di ingredienti alternativi al nostro menu giornaliero. In tal senso Tomorrow’s Meatball può aiutare a rendere più familiare ciò che ancora non lo è”.
Nella foto la polpetta agli insetti: