C’è anche un po’ di tricolore nel successo senza precedenti registrato da Alibaba durante le vendite del Single’s Day. E di sicuro ce ne sarà di più in futuro. Lo scorso 11 novembre, infatti, il colosso cinese dell’ecommerce ha polverizzato ogni record, incassando oltre 14 miliardi di dollari in appena 24 ore. Il 54% in più rispetto all’anno precedente, tanto da aver suscitato l’entusiasmo del primo ministro Li Keqiang, ormai persuaso da un modello economico fondato sui consumi interni, che l’iniziativa di Jack Ma interpreta fedelmente. Tra i best seller dell’evento spiccano anzitutto i telefoni cellulari, con 3,13 milioni di acquisti, davanti a noci, latte e miele. Il food, dunque, si è ritagliato un ruolo da protagonista assoluto, confermando così ancora una volta quanto nel Paese del Drago l’e-grocery abbiamo margini di sviluppo enormi. Nel complesso, secondo dati forniti da Alibaba, all’evento promozionale hanno partecipato anche 5 mila marche estere. In termini di prodotti importanti, il ranking dei principali Paesi è guidato da Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, davanti a Germania e Australia. Molto più staccato, ma comunque in crescita, è invece il made in Italy, al netto dell’italian sounding che resta, soprattutto nell’agroalimentare, decisamente diffuso. Intanto, il player asiatico ha da poco annunciato l’imminente aperura di un ufficio a Milano, nell’ambito della sua strategia europea. Sarà una porta d’accesso per le piccole e medie aziende del Belpaese nel mercato cinese.
Alibaba, quanto conta il food&beverge?
Dalla frutta al latte, l’evento promozionale promosso dal gigante cinese ha confermato il boom dell’e-grocery. E rinnovato le ambizioni delle aziende italiane
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