Uniti dallo slogan ‘The Extraordinary Italian Taste’, oltre 60 produttori hanno incontrato importatori americani per provare a intercettare una nuova generazione di consumatori che vuole sempre più qualità, trasparenza e certezza di origine. “I prodotti dello specialty food sono cresciuti di circa 12 miliardi di dollari nello scorso anno. Vediamo che il consumatore americano è disposto a spendere più soldi per le specialità e se vengono dall’Italia è una ragione di più,” dice Chris Nemchek, vice presidente di Sfa e proprietario dei Fancy Food Show.
Maurizio Forte, direttore dell’Ice (ITA) di New York, intervistato da Food al salone, parla della necessità di uno spirito di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.
Maurizio Forte, Ice (ITA) New York from Gruppo Food on Vimeo.
Presenza di rilievo da parte di tutti i settori più rappresentativi dell’Italian food. Come l’olio. Marco Dal Sasso, amministratore delegato di Benvolio 1938 descrive a Food la strategia per valorizzare e promuovere la sua offerta.
Marco Dal Sasso, ad di Benvolio 1938 from Gruppo Food on Vimeo.
Nei salumi la parola d’ordine è sicurezza e innovazione. Ecco come Terre Ducali, marchio del Prosciuttificio San Michele guidato da Giulio Gherri punta a presidiare il mercato statunitense.
Giulio Gherri – Terre Ducali from Gruppo Food on Vimeo.
Sempre nei salumi un altro player di punta come Veroni è presente alla kermesse con la sua linea di preaffettati in vaschetta per valorizzare qualità e contenuto di servizio