La spesa degli italiani per mangiare fuoricasa nel 2015 sale a 76 miliardi di euro, pari ad oltre 1/3 del totale (35%) dei consumi alimentari che si attestano sui 220 miliardi di euro. “La spesa per ristoranti, trattorie, agriturismi, mense, pizzerie o bar negli ultimi dieci anni – sottolinea la Coldiretti che ha analizzato i dati Istat – è aumentata del 28% con gli italiani che sono tornati a mangiare fuori dopo gli anni della crisi segnati da una storica riduzione, anche se sono cambiate profondamente le modalità di consumo”.
BOOM DELLO STREET FOOD E DELL’APERICENA – In questo contesto va letto il successo dello street food, costituito da quegli alimenti già pronti per il consumo, che sono preparati o venduti soprattutto in strada. Un’abitudine che – stima la Coldiretti – ha contagiato 35 milioni di italiani perché concilia l’esigenza del risparmio con la scoperta del territorio e dei suoi prodotti tipici da poter gustare proprio in strada passeggiando, dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini ma anche cibi internazionali come gli hot dog o quelli etnici come il kebab. Un fenomeno del tutto nuovo è quello dell’apericena, ovvero il mixage tra il rito dell’aperitivo e un pasto propriamente detto, di solito la cena, che è diventato in molte città un appuntamento centrale tra i giovani. A fare da apripista sono stati alcuni contesti del nord ma la nuova formula si è andata diffondendo un po’ ovunque nel territorio nazionale anche grazie alla molteplicità di offerte messe a disposizione dei locali.