La campagna di ritiro prodotti decisa da Mars coinvolge ben 55 Paesi a livello globale, dove vengono commercializzate le barrette prodotte nello stabilimento olandese di Veghel. Dal vecchio continente, Italia compresa, ai mercati asiatici. La decisione, volontaria e a scopo precauzionale, è stata presa dai vertici societari dopo che un consumatore tedesco ha rinvenuto un pezzetto di plastica all’interno di uno snack Snickers, proveniente appunto da quella fabbrica. La misura riguarda nello specifico i prodotti Mars, Snickers, MilkyWay Minis e le scatole di dolciumi misti Celebrations, con scadenza tra il 19 giugno di quest’anno e l’8 gennaio 2017. Dopo le prime indagini interne, infatti, sembra che l’azienda non abbia potuto escludere del tutto altri potenziali rischi per i consumatori.
La vicenda del colosso americano è solo l’ultima di una sequenza di casi simili accaduti in poche settimane. Eccone alcuni tra i più eclatanti casi di ritiro prodotti in Italia e all’estero:
SAINSBURY’S – Lo scorso gennaio il retailer britannico Sainsbury’s ha ritirato una partita di pane integrale a marchio proprio, temendo una possibile contaminazione da metalli avvenuta nella fase di produzione.
PARMESAN – Solo pochi giorni fa, invece, negli Stati Uniti è stata rinvenuta la presenza di segatura all’interno di una confezione di formaggio grattuggiato Parmesan. La faccenda ha inevitabilmente riportato alla cronaca anche i temi dell’italian sounding e della contraffazione, insieme ai rischi per la sicurezza alimentare.
ESSELUNGA – A gennaio la catena distributiva ha ritirato dai punti vendita di tutta Italia un lotto di sugo al basilico a marchio proprio, confezionato in barattoli di vetro da 400. La causa stavolta riguarda la possibile presenza di frammenti di vetro.
EUROSPIN – Ancora questo mese, Eurospin ha ritirato a scopo preventivo in 8 regioni italiane alcune confezioni di latte parzialmente scremato, a lunga conservazione, del marchio Land. Il motivo è il possibile inquinamento derivato da un difetto di confezionamento.