Nel mirino di Morrisons e Amazon c’è un mercato che, stando ai dati dell’Institute of Grocery Distribution, entro il 2020 raddoppierà il suo valore, raggiungendo quota 22 miliardi di euro. E che già adesso attira il 27% dei consumatori inglesi, ormai abituati ad acquistare online anche generi alimentari, contando su servizi innovativi e prezzi competitivi. Un settore, quello dell’e-grocery, sul quale si concentra inevitabilmente l’attenzione dei big retailer tradizionali, sempre più pronti a sfidare l’offerta dei pure player. Oppure, come nel caso di Morrisons, ad allearsi direttamente con loro.
AMAZON AMPLIA L’OFFERTA – Il quarto rivenditore britannico ha infatti annunciato una partnership strategica con Amazon, ritenuta benefica per il business di entrambi. L’accordo prevede che, nei prossimi mesi, centinaia di private label Morrisons siano vendute sulla piattaforma del colosso americano, anzitutto ai clienti Prime Now e Pantry. Si tratta in gran parte di prodotti freschi e surgelati, cioè categorie nelle quali la creatura di Jeff Bezos sinora aveva un assortimento molto modesto. Non a caso, secondo gli analisti questa intesa rappresenta una vera e propria svolta per lo sviluppo di Amazon nel food e quindi a breve potrebbe essere ulteriormente implementata. Anche perché l’insegna inglese, dal canto suo, può aumentare i volumi senza rischi eccessivi per i conti.
C’E’ ANCHE OCADO – La nuova sinergia con Amazon non impedirà però a Morrisons di continuare a investire sul proprio portale ecommerce, Morrisons.com. Anzi, il retailer ha appena raggiunto un accordo di massima con Ocado, già da tempo suo partner commerciale, per estendere la loro collaborazione e includere così anche altri snodi logistici del pur player, specializzato in consegne a domicilio di alimenti. L’obiettivo è quello di ampliare la rete di vendita a tutti i clienti britannici.