Non è fantascienza, ma la sfida lanciata dal brand emiliano. Il nuovo prototipo di stampante di pasta a 3D è stata presentata a CIBUS, allo stand Barilla. Dai ristoranti ai negozi gourmet fino alle nostre case: sono diversi i campi di applicazione dell’inedito strumento per fare paste su misura sia nella forma che negli ingredienti nella composizione.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA – Chissà che faccia farebbero le nostre nonne se dicessimo loro che prepariamo la pasta con la stampante. Forse scoppierebbero a ridere, abituate da sempre a mattarello, spianatoia e rotelle tagliapasta. Invece è proprio tutto vero. Si tratta di un rivoluzionario progetto realizzato a Parma, dove Barilla – dall’alto della sua grande esperienza nell’innovazione tecnologica – ha messo a punto una maniera davvero innovativa per fare la pasta. Il prototipo della prima stampante 3D per pasta è stato presentato martedì 10 maggio presso lo stand Barilla a Cibus 2016.
FORMATI UNICI E PERSONALIZZABILI – La stampa della Pasta 3D è un progetto di innovazione tecnologica che Barilla sta portando avanti da circa 4 anni, nato da una collaborazione con il centro di Ricerca Olandese TNO (Organizzazione Olandese per la Ricerca Scientifica Applicata). Nel 2015 è stato realizzato un primo prototipo con tecnologia di stamp3D in grado di produrre pasta fresca in 2 minuti, utilizzando un impasto preparato solo con Semola di Grano Duro e acqua. Grazie a questa innovazione sarà possibile produrre formati unici, caratterizzati da forme e geometrie non ottenibili con le tradizionali tecnologie utilizzate per la produzione di pasta.
PRINTEAT! A NEW IDEA OF PASTA – Alla fine del 2014 il concorso di design ”PrintEat! Your new idea of Pasta”, lanciato sulla piattaforma internazionale Thingarage, ha permesso di raccogliere nuove idee di forme di pasta da realizzare con la stampante 3D. Degli oltre 200 progetti presentati, una giuria di esperti ha premiato i vincitori: “Rose”, “Luna” e “Vortipa”, tre formati realizzabili solo per mezzo della tecnologia di stampa 3D.
L’IMPASTO AL POSTO DELL’INCHIOSTRO – Preparare la pasta è facilissimo, come spiega Fabrizio Cassotta, Innovation Pasta, Ready Meals and Smart Food Manager: “Basta caricare le cartucce di impasto nella macchina e il gioco è fatto. Tutto dura pochi minuti: si sceglie la forma di pasta desiderata e le informazioni vengono trasmesse alla stampante, che le materializza già pronte da cuocere, sotto forma di cubi, lune, rose e tanto altro. Formati di pasta mai visti prima fatti con gli ingredienti che più ci piacciono.
DAI RISTORANTI AI NEGOZI GOURMET – Le opportunità che questa tecnologia può offrire sono molteplici. Personalizzare la propria pasta non significa solo darle la forma che si desidera, ma anche poterne cambiare il gusto, la consistenza, il colore e il valore nutrizionale, grazie all’impiego di ingredienti come verdure, legumi, farine di altri cereali integrali per avere una pasta più ricca di fibre, oppure con un contenuto proteico più alto. Il progetto è ancora in una fase di ricerca con orizzonte temporale di medio-lungo termine: Barilla sta valutando gli scenari e le possibili applicazioni di questa innovazione coerentemente con le nuove esigenze delle persone. Oltre all’uso domestico, si pensa a veri e propri ristoranti dove sarà possibile ordinare piatti di pasta su misura dall’Ipad, o negozi di pasta fresca dove ritirare l’ordine fatto online.
LA “PROVA” DEL CUOCO – E i cuochi che ne pensano? “La pasta 3D, oltre ad essere una pasta di ottima qualità, veloce in cottura ma nello stesso tempo al dente, si presta alla realizzazione di piatti gourmet”, afferma lo chef di Barilla Marcello Zaccaria, che presenterà a Cibus 2016 una ricetta pensata proprio per valorizzare al meglio questo innovativo tipo di pasta: Pasta 3D su crema di piselli con calamaretti spadellati, pomodorini caramellati e pinoli tostati.