È scomparso improvvisamente domenica 19 giugno Pier Luigi Ferrari, 71 anni, ex vice presidente della Provincia di Parma e presidente dell’OI Pomodoro da industria del Nord Italia. Cresciuto nella sinistra Dc e passato poi nella Margherita e successivamente nel Pd, è stato una figura di spicco nella scena politica parmigiana, in particolare dell’appennino parmense e della zona di Borgotaro, Comune di cui è stato anche sindaco (1989-2001). Da vicepresidente della Provincia ha avuto la delega all’Agricoltura ed è stato tra i promotori del riconoscimento di certificazione del Fungo Igp di Borgotaro. Negli ultimi anni alla guida dell’ente provinciale, sotto la presidenza di Vincenzo Bernazzoli, aveva seguito numerosi tavoli di crisi delle aziende locali.
Il Gruppo Food esprime il suo cordoglio alla famiglia.
IL CORDOGLIO DEL MINISTRO MARTINA – “Con Pier Luigi Ferrari perdiamo una figura di riferimento non solo per la filiera del pomodoro, ma per tutto l’agroalimentare italiano. Con la sua attività ha saputo rendere la spinta all’aggregazione e all’organizzazione una buona pratica quotidiana, contribuendo col suo lavoro a rendere più forte questo settore” è il ricordo del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina che in particolare sottolinea l’impegno di Ferrari a capo della organizzazione del pomodoro. “Ha contributo con grande determinazione a crearla e resta un’esperienza fondamentale da prendere a modello. Questa eredità dovrà essere portata avanti con ancora maggiore coesione, proprio nel solco tracciato da Ferrari. Perché questa è politica, agire per cambiare la vita delle persone. E in questo Ferrari è stato un politico vero. Voglio portare – conclude il ministro – alla sua famiglia il più sentito cordoglio mio e di tutto il Ministero delle politiche agricole”.
FERRARI, UN IMPEGNO CONCRETO PER LA FILIERA DEL POMODORO – “Ferrari – si legge in una nota dell’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia – ha seguito passo dopo passo il percorso di nascita e di crescita dell’OI favorendo il dialogo, non scontato e semplice, tra la componente agricola, quella di trasformazione industriale e il mondo istituzionale e della ricerca promuovendo la sinergia tra pubblico e privato”. Fu Ferrari, all’epoca assessore provinciale all’Agricoltura a Parma, a promuovere nel 2006, di fronte a una situazione di crisi e a una prospettiva di forte cambiamento nell’Ocm ortofrutta, una serie di incontri che spinsero le imprese e le Op del territorio di Parma, Piacenza e Cremona, a creare un’associazione tra i principali soggetti della filiera per iniziare un percorso comune. Sempre Ferrari promosse l’allargamento del territorio di competenza a tutto il Nord Italia e in particolare alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e alla Provincia Autonoma di Bolzano. Nel giugno del 2014 era stato confermato presidente dell’organizzazione che conta oggi circa 2mila produttori agricoli e 29 stabilimenti di trasformazione per la lavorazione di circa 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro ogni anno.