Sarebbe stata una novità assoluta nel panorama distributivo francese. Forse anche una mossa azzardata, secondo l’opinione di non pochi analisti, scettici sui tempi troppo ristretti dell’operazione. Di sicuro c’è che lo strano matrimonio tra Auchan e Système U, annunciato in pompa magna un anno fa, non avrà più luogo. Colpa, appunto, dell’eccessiva complessità di un modello senza precedenti, troppo difficile da implementare nel breve termine, come hanno appena ammesso le due insegne. Nello specifico, l’intesa prevedeva che i 368 Simply Market di Auchan passassero sotto il marchio Super U, mentre 65 ipermercati di Système U diventassero parte della rete di Auchan. Uno scambio, almeno in teoria, vantaggioso per entrambe le parti che avrebbero rinforzato il rispettivo core business, diventando insieme leader nel mercato transalpino.
STRUTTURE TROPPO DIVERSE – Oltre ai numerosi rilievi mossi dall’autorità garante della concorrenza, a ostacolare la fusione è stato anzitutto il diverso status dei due rivenditori. Se infatti Auchan è espressione del cosiddetto capitalismo familiare, Système U resta un gruppo cooperativo di commercianti indipendenti, che in molti casi hanno mostrato forti perplessità per il piano associativo varato dal management.
RESTA L’INTESA COMMERCIALE – Archiviata quindi l’ipotesi del matrimonio, i player non intendono però rinunciare alla loro alleanza strategica nel campo della negoziazione con i fornitori. Anzi, i vertici delle due società sono pronti a rinnovare la partnership, evidenziando i numerosi vantaggi reciproci. Anche nel 2017, dunque, Système U affiderà il suo mandato ad Auchan.