I Consorzi di Tutela dei formaggi Asiago, Parmigiano-Reggiano e Pecorino Romano hanno ottenuto dalle autorità francesi l’immediato sequestro di una serie di prodotti che riportavano o evocavano impropriamente le denominazioni dei tre formaggi Dop, riconosciute e tutelate in tutta l’UE. L’intervento è avvenuto al SIAL, il Salone Internazionale dell’Alimentazione che si è tenuto a Parigi dal 16 al 20 ottobre. La richiesta avanzata dai tre Consorzi alle autorità francesi si ispira all’articolo 3 del Trattato dell’Unione Europea che riconosce il valore della diversità, garantisce la vigilanza sulla sua salvaguardia e si esprime, tra l’altro, con l’obbligo di tutela delle Dop “ex officio” in tutti gli stati membri, assegnando a ciascun paese il compito di attivare la vigilanza per il rispetto della normativa e l’adozione di adeguate misure di intervento.
VIGILANZA NECESSARIA ED EFFICACE – “La tempestività dell’intervento” – afferma il direttore del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi – “è un elemento fondamentale. Nel caso del SIAL, il sistema di vigilanza dei Consorzi si è mosso immediatamente e i meccanismi di tutela che sono stati introdotti non senza fatica in questi anni nei paesi dell’Unione hanno mostrato, ancora una volta, tutta la loro efficacia. L’azione messa in atto e il risultato ottenuto” – aggiunge il direttore del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Riccardo Deserti – “confermano, ancora una volta, l’efficacia della vigilanza messa in atto a livello mondiale dai Consorzi di tutela, ma dall’altra evidenziano quanto siano ancora diffusi i comportamenti ingannevoli per i consumatori e dannosi per i produttori. L’azione dei Consorzi e la sinergia con gli organi di vigilanza” – conclude il presidente del Consorzio di Tutela Pecorino Romano, Salvatore Palitta – “diventa un esempio e monito del nostro impegno a tutela del mercato”.
LOTTA ALL’ITALIAN SOUNDING – Nei primi otto mesi del 2016, nell’ambito dell’attività di protezione ex officio introdotta dal Regolamento UE, sono state ben 109 – sottolineano i tre Consorzi – le segnalazioni di usurpazioni ed evocazioni relative a prodotti indebitamente riferiti a Dop italiane svolte dall’Icqrf (Ispettorato per il controllo della qualità e la repressione delle frodi) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alle autorità competenti, sia in Europa che nei paesi extracomunitari. Il 70% di queste segnalazioni sono andate a buon fine.
Negli ultimi anni, all’azione diretta di tutela si è affiancato il presidio sui prodotti venduti via internet. Dal 2014, infatti, l’accordo siglato da Aicig (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) con Icqrf e E-bay permette di attivare il programma VeRO (Verified rights owner) che consente di rimuovere dalla piattaforma offerte commerciali e prodotti contraffatti in poche ore. Un’azione che, da gennaio ad agosto 2016, ha visto 356 prodotti bloccati su E-bay.