Nella puntata di Report andata in onda ieri – 10 ottobre – Milena Gabanelli ha evidenziato grandi truffe nel settore del biologico a danno di industria e distribuzione e soprattutto dei consumatori. Ma se è vero che ci sono 60mila aziende che producono biologico, è altrettanto vero che non tutte sono truffaldine. In tutte le aziende che conosciamo e che abbiamo visitato, i controlli su farina e uova sono molto severi e la merce viene rispedita al mittente in caso non fosse bio o non corrispondesse ai requisiti richiesti. Insomma, dal nostro punto di vista fare chiarezza su un settore produttivo non significa solo scoprire gli scandali, ma evidenziarne anche gli aspetti positivi. Quando per mettere in guardia i consumatori da operatori scorretti e certificatori poco credibili si finisce per parlare solo di loro, la generalizzazione diventa inevitabile.
IL BIO CHE FA BENE AL MERCATO… – Un comparto che genera un giro d’affari di 4,31 miliardi di euro e che cresce a ritmi dell’8,2% non merita di essere ‘liquidato’ solo evidenziando quello che non funziona. Sette famiglie italiane su dieci hanno acquistato almeno una volta un prodotto biologico durante il 2016, destinando il 3,1% della spesa alimentare, contro l’1,9% di tre anni fa. Per non parlare del successo che il biologico italiano sta riscuotendo sui mercati esteri a cominciare da quello statunitense dove un consumatore su tre ritiene che i prodotti bio del Belpaese siano i migliori in assoluto per qualità. Una reputation costruita grazie all’appeal della nostra tradizione gastronomica, ma anche per l’affidabilità (a parte le eccezioni citate in trasmissione da Report!) delle certificazioni italiane, con parametri più stringenti rispetto alle omologhe americane. Non a caso nell’ultimo anno l’export su scala globale è aumentato del 16%, segnando un exploit del 408% rispetto al 2008.
… E LE AZIENDE CHE FANNO BENE IL BIO – Insomma, in un mercato stagnante, dove la crescita sta diventando un miraggio, il bio sta rappresentando una leva importante per risollevare i consumi e trainare la ripresa. Sacrosanto, lo ripetiamo, evidenziarne i limiti, ma altrettanto doveroso ribadire con forza chi sta lavorando bene su questo fronte. In primis i principali player del nostro mercato: Viviverde Coop, davanti rispettivamente a Esselunga Bio, Aboca, Ecor, Rigoni di Asiago, Almaverde Bio, Carrefour Bio, Alce Nero, Prima Natura Granarolo e Conad il Biologico.
I dati citati nell’articolo sono tratti dalla ricerca realizzata da Nomisma per l’Osservatorio Sana-ICE 2016.