Si è chiusa nei tempi previsti l’acquisizione del produttore di biscotti belga Delacre da parte di Ferrero. La società italiana, infatti, qualche tempo fa aveva fornito una prima ‘disclosure’ sull’operazione, lasciando intendere che si sarebbe completata entro la metà di dicembre, così com’è stato effettivamente. A vendere, per una cifra che non è stata resa nota, è stata la United Biscuits, una società inglese confluita tempo fa nella holding Pladis, parte del gruppo turco Yildiz Holding. Pladis è nata per riunire una serie di attività bakery e confectionary del gruppo turco, tra cui anche il famoso marchio di cioccolato belga Godiva e i biscotti Mc Vitie’s.
SI INTRECCIANO I RAPPORTI CON YILDIZ – L’acquisizione di Delacre, nota in alcuni mercati d’Europa con prodotti quali le “Cigarette russe” e i “Délichoc”, sembra rafforzare ancor più un legame tra Ferrero e la holding turca Yildiz. Il gruppo di Alba è infatti il distributore, in Italia, dei biscotti Mc Vitie’s, il marchio più importante di Pladis, che ha venduto la società belga all’azienda di Alba. La performance di Mc Vitie’s in Italia nell’ultimi bilancio di Ferrero è stata definita “positiva” dagli amministratori della società.
130 MILIONI DI FATTURATO PER LA ‘PREDA’ – Delacre è accreditata di un fatturato all’incirca di 130 milioni di euro, con due stabilimenti (salirebbero così a 24 quelli di Ferrero) in Belgio (a Lambermont) e in Francia (a Nieppe) che impiegano oltre 600 dipendenti. Le vendite non sono concentrate solo in Europa ma anche nell’importante mercato americano, considerato la priorità numero uno da Giovanni Ferrero, numero uno aziendale. Delacre ha rassicurato in una nota che “come parte della transazione, il soggetto collegato con Ferrero riprenderà tutte le unità produttive e manterrà i posti di lavoro tanto per i dirigenti che per i dipendenti”.
OCCHI PUNTATI SU LINDT? – L’acquisizione di Delacre, chiusa quando l’azienda festeggia i 70 anni, arriva dopo quelle della società turca Oltan Group (acquisita per 256 milioni di euro), e della belga Eurobase International, entrate nel 2015, e della catena Thorntons (3.500 dipendenti e 300 milioni di euro di ricavi), comprata per 139 milioni. Tutto parte di una strategia voluta da Giovanni Ferrero che, durante Expo nel 2015, disse che in passato la crescita è stata solo affidata a crescita organica. Ogni generazione deve esplorare nuove frontiere e possibilmente portarsi oltre le colonne di Ercole. Chissà se, come pensa Euromonitor International, che ha giudicato positivamente l’acquisto di Delacre, non sia il momento di una grande operazione straordinaria. Per la società di analisi è Lindt la preda perfetta, con cui Ferrero diventerebbe il terzo player in Usa, dove Lindt ha lavorato molto bene ed è proprietaria anche di una rete di distribuzione di negozi. In Europa dell’Ovest Ferrero supererebbe anche il leader Mondelez, e a parte l’Europa occidentale non ci sarebbero altre sovrapposizioni importanti. Nell’esercizio 2014/15 Ferrero international ha messo a segno un fatturato consolidato vicino ai 9,5 miliardi di euro (+13,4% sul 2014), con 514 milioni di euro di utili netti. Nel 2016 i ricavi supereranno i 10 miliardi.