Penta apre un Fry Chicken anche a Catania. Con un nuovo format

Il gruppo salernitano associato a Confimprese sperimenta un modello innovativo di street food e fa boom di incassi nei primi week-end di apertura

Penta apre un Fry Chicken anche a Catania. Con un nuovo format

Il gruppo salernitano associato a Confimprese sperimenta un modello innovativo di street food e fa boom di incassi nei primi week-end di apertura
Penta apre un Fry Chicken anche a Catania. Con un nuovo format

Il gruppo salernitano Penta, che ha fatto del pollo fritto e delle patatine la cifra della sua veloce espansione, ha da poco lanciato un nuovo format a marchio Fry Chicken: un ristorante di 110 mq contro i 40 mq di quelli aperti finora, e con 50 posti a sedere. Si trova in Sicilia, presso il centro commerciale Etnopolis a Belpasso (Catania), è in franchising e ha comportato un investimento iniziale di 160mila euro. Il fatturato annuo previsto è di 500mila euro.

MITO AMERICANO

 – Il nuovo format – dichiara Alberto Langella, amministratore delegato di Pentaè nato per soddisfare le esigenze dei consumatori che, all’idea del pranzo fuori casa abbinano il piacere di consumarlo in locali con sedute. L’obiettivo è offrire un’esperienza che richiami il mito culinario americano, reinterpretandolo attraverso l’estro italiano e con prodotti al 100% di origine italiana. Ottimi i risultati iniziali messi a segno dal nuovo locale. Le giornate top si concentrano durante il week-end, con quasi 4mila euro di incassi al giorni. Nei prossimi mesi Penta aprirà altri quattro locali con il format ristorante a Trento, Legnago, Salerno e Firenze, più uno in Svizzera nel 2017. Allo studio vi è anche l’arricchimento della gamma con nuove tipologie di pane e di pollo alla griglia per dare una scelta più vasta che soddisfi il cliente e aumenti l’affluenza nei punti vendita. L’età media dei clienti abituali Fry Chicken è compresa tra i 15 e i 24 anni con una prevalenza (70%) di pubblico femminile, mentre per il 60% dei consumatori uomini oscilla tra i 24 e 35 anni.

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DUE MARCHI DI SUCCESSO

Giovane, 37 anni, originario di Pagani nel Salernitano, Alberto Langella ha iniziato la sua personalissima sfida ai colossi del take away nel 2006 dando vita al marchio La Yogurteria e aprendo il suo primo punto vendita a Salerno. Ha fatto leva sul concetto di frozen yogurt, mutuato da quello americano, per offrire al consumatore un autentico yogurt gelato. Poi ha fatto dello street food e del take away la sua scommessa imprenditoriale. Ha fondato Penta srl – che riunisce sotto il suo ombrello i due brand La Yogurteria e, dal 2015, Fry Chicken – realizzando un fatturato alle casse di 6,3 milioni di euro.

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BOOM PER IL FUORI CASA

In Italia piace sempre di più questo stile di consumo – sostiene Langellatanto che il mercato del pasto fuori casa vale 72 miliardi di euro sui 223 destinati ai consumi alimentari. La nostra filiera è precostituita: ad esempio lo yogurt arriva direttamente dal Trentino Alto-Adige mentre le patate dalla pianura del Fucino, il panino è ai cinque cereali. Cerchiamo di dare fritto di qualità fatto di carne fresca, di polli italiani certificati e preparati con una panatura particolare, fritti in olio di arachide controllato al cento per cento. La gente ci assimila a McDonald’s e Burger King, ma si sbaglia. Siamo un gruppo giovane e tutto italiano che aspira a diventare un punto di riferimento del food made in Italy, fatto di qualità e ingredienti di prim’ordine. Oggi i negozi La Yogurteria sono 50 in tutta Italia, e in arrivo per il 2016 ce ne sono altri 15 con 30 nuovi addetti. Inoltre, è prevista l’apertura di cinque punti vendita in Spagna e uno in Svizzera, nel Canton Ticino. Fry Chicken aprirà quest’anno altri 14 punti vendita.

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