Secondo l’ultimo Rapporto Coop, ben il 93% degli italiani si dichiara incuriosito da prodotti e servizi innovativi. In particolare, il 74% vorrebbe supermercati più tecnologici, magari senza casse e file, con dispositivi capaci di sfruttare le potenzialità del riconoscimento automatico. Una tendenza ovviamente valida anche in tanti altri mercati internazionali, dove i retailer si sfidano testando sistemi mirati a semplificare la shopping experience, oppure sondare le nuove frontiere del delivery con i droni. Tra questi c’è di diritto Amazon che, mentre negli Stati Uniti prosegue l’ ingresso nella distribuzione fisica, puntando proprio su store hi-tech, in Gran Bretagna ha effettuato la prima consegna aerea a domicilio, recapitando una chiavetta stick per il televisore e un sacchetto di popcorn a un cliente di Cambridge.
CINESI IN VANTAGGIO – Si tratta dunque di un passo avanti notevole per il progetto Prime Air, che Oltreoceano aveva subito una serie di rallentamenti in seguito alle controversie con la Federal Aviation Administration, tanto da spingere Jeff Bezos a stringere accordi con le autorità inglesi. Impedimenti burocratici non comuni alle cinesi Alibaba e Jd.com che, grazie appunto a normative meno restrittive, sperimentano già da tempo l’utilizzo dei velivoli portapacchi, anche nell’ottica di migliorare i collegamenti con le zone rurali.
I TEST DI 7-ELEVEN – Se però Amazon ha deciso di trasferire il suo programma di sviluppo dei droni, negli Usa l’insegna 7-Eleven ha già completato ben 77 consegne dallo scorso luglio, includendo nel suo programma diverse categorie di clienti, dagli studenti agli anziani, così da avere un feedback più attendibile. Il rivenditore americano ha messo a punto anche un’app dedicata al servizio, fornendo agli shopper informazioni sui tempi e le modalità di consegna, sempre in collaborazione con Flirtey, società specializzata nel settore, già partner tra l’altro di Domino’s Pizza.
CASSE ROBOTIZZATE – In Giappone, intanto, il retailer Lawson, insieme al colosso dell’elettronica Panasonic, ha introdotto un sistema di checkout automatizzato per la scansione e l’insaccamento della spesa, eliminando la presenza di personale umano. Un cestino computerizzato rileva i prodotti presenti all’interno e ne calcola il prezzo, prima di scivolare in uno slot dove gli acquisti finiscono poi nei sacchetti. Entro quest’anno la tecnologia sarà proposta in almeno dieci store, mentre nel 2018 potrebbe essere implementata su scala nazionale, se darà i risultati attesi.