Quasi un italiano su due dichiara che la propria situazione economica non è migliore rispetto a quella di cinque anni fa. Eppure, nella maggior parte delle categorie del largo consumo, sono i prodotti premium a registrare i trend di crescita più elevati, con un incremento complessivo a valore del 15,6% durante l’ultimo anno. A dispetto della crisi, insomma, tanti consumatori scelgono referenze capaci di attirarli sia dal punto di vista razionale che emotivo, nonostante la battuta di cassa superiore mediamente del 20%. Una dinamica legata, secondo i dati della Global Premiumization Survey di Nielsen, non tanto all’appeal dei brand leader, quanto piuttosto alla qualità degli ingredienti e delle materie prime, considerata prioritaria dal 45% degli shopper.
OLTRE IL PREZZO – Non a caso, questa tendenza favorisce maggiormente i marchi di nicchia, capaci negli ultimi anni di adottare strategie di differenziazione più efficaci, ben oltre il focus sullo scontrino. Del resto, appena il 15% dei consumatori definisce un prodotto come premium solo perché più costoso.
QUALITA’ DEGLI INGREDIENTI – Gli intervistati italiani sono disposti a spendere di più per le categorie dei prodotti freschi, a cominciare da carne o pesce (31%), latticini (26%), pane e specialità da forno (23%). Inoltre, il 17% è disponibile a tollerare esborsi maggiori per riso e cereali, contro il 9% dei francesi e l’8% dei tedeschi. Il 20%, invece, dichiara di essere pronto a pagare un prezzo più elevato per i prodotti ecosostenibili e il 22% per quelli composti da ingredienti naturali e biologici.
LATTE PREMIUM NEGLI USA – Sebbene il successo dell’offerta premium sia trasversale a gran parte dei mercati occidentali, è probabilmente negli Stati Uniti che questo fenomeno appare più evidente. Oltreoceano, per esempio, tra il 2014 e il 2016 le vendite di latte di alta qualità sono aumentate del 52%, a fronte di una contrazione generale del settore superiore al miliardo di dollari. Una performance determinata soprattutto dal latte di mandorla, il cui giro d’affari è cresciuto del 250% in appena cinque anni.
BOOM DEL CIOCOLATO – Ancora negli Usa, Euromonitor International stima che il mercato del cioccolato raggiungerà quest’anno un fatturato pari a 18,8 miliardi di dollari, con un incremento del 18% dal 2011. A trainare la categoria ci sono proprio i continui lanci di prodotti premium, dagli ingredienti di lusso fino al packaging creativo e accattivante.