CLAI espande il proprio business all’estero pur mantenendo una produzione fortemente radicata in Italia. Lo spiega il direttore generale Pietro D’Angeli in questa intervista esclusiva a Food: Dal 1963 continuiamo a produrre i nostri salumi solo con materie prime e lavorazioni tradizionali italiane. La risposta dei consumatori è ottima, soprattutto all’estero dove CLAI ha il 20% del proprio fatturato. L’obiettivo è di raddoppiare la quota entro pochi anni. Inoltre, grazie ai buoni risultati di vendite e a un fatturato che nel 2016 è arrivato a 235 milioni di euro, negli ultimi tre anni la cooperativa ha potuto assumere altre 120 persone tra le quali parecchi giovani.
CLAI, quando il salume punta sull’italianità
La cooperativa imolese guarda ai mercati esteri senza rinunciare alla qualità di materie prime locali e lavorazione tradizionale
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